Polemica alla settimana della moda di Milano

volpe

Si è da pochi giorni conclusa la settimana della moda a Milano e già infuriano le polemiche: sulle passerelle infatti sembra proprio che sia tornata la barbara moda della pelliccia, non solo da donna ma anche per gli uomini. Per arginare il fenomeno degli allevamenti di animali da pelliccia, spesso fuorilegge, non rispettosi delle norme igieniche, veri arsenali di sofferenze per gli animali che vi sono detenuti, è stato diffuso un video ed un dossier che si occupano proprio di pellicce e sulle industrie che alimentano la produzione

Il titolo del progetto è Un prodotto insanguinato, il vero costo della pelliccia ed è stato realizzato dalla Animal Defenders International e da Agire ora. Nel video sono mostrate le condizioni di sofferenza in cui gli animali da pelliccia sono costretti a vivere, tra ferite, infezioni, spazi angusti, gabbie di metallo nelle quali risulta difficile perfino stare in piedi.

Il video è girato in Finlandia, paese in cui ci sarebbero allevamenti privi di sofferenze per gli animali, un esempio di moderna industria manufatturiera di pellicce, leader nel mercato delle pellicce di volpe. E’ evidente come il documentario smascheri la patina di ipocrisia dietro la quale sono celate le sofferenze di migliaia di animali, rei soltanto di avere una bella pelle morbida adatta per la creazione di capi di abbigliamento.

Obesità e animali domestici: diagnosi, rischi, intervento

animali domestici obesitàL’obesità è attualmente una delle preoccupazioni principali per la salute dei nostri animali domestici, e una valutazione del peso corporeo ottimale potrebbe essere l’inizio di una serie di misure preventive volte ad allungare la vita del nostro amico a quattro zampe.

Ecco alcuni suggerimenti degli esperti per capire se il nostro animale domestico è in sovrappeso.
Il primo passo da fare è chiedere aiuto al veterinario per escludere altri problemi medici collegati ai chili di troppo. Alcuni farmaci e alcune malattie (come ad esempio l’ipotiroidismo) possono causare nell’animale domestico una condizione di sovrappeso, anche se più spesso l’obesità è causata da sovralimentazione e da cibi ipercalorici. Il veterinario ci aiuterà a definire una dieta ed un programma di esercizio fisico per far recuperare a cani e/o gatti la forma fisica.

Tempi duri per l’orso Knut

orsoknutL’attrazione più importante dello zoo di Berlino, la piccola star che spesso è balzata agli onori della cronaca ed è conosciuta in tutto il mondo fin dalla sua nascita, rischia la castrazione. Per il famoso orso Knut, secondo quanto dichiarano gli animalisti, questo intervento sarebbe necessario proprio per scongiurare un incrocio, che potrebbe risultare pericoloso, fra due consanguinei cresciuti entrambi in cattività. “L’amore” con Giovanna, quella che sembra essere la sua “compagna” e quindi ha tutte le carte in regola per avere dei cuccioli, porterebbe certamente ad un accoppiamento ed è necessario intervenire prima che sia troppo tardi.

Animali avvelenati, strage a Firenze

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Il capoluogo toscano questa volta vanta un primato veramente poco invidiabile: infatti è stato il comune con il più alto tasso di animali trovati morti per cause di avvelenamento. I dati diffusi dalle forze dell’ordine parlano chiaro: nell’anno 2009 gli animali avvelenati rinvenuti sono stati quasi il triplo rispetto agli anni di riferimento precendenti. Una vera strage.

Questi i dati riportati: si è registrato un balzo da 163 a 484 episodi nel solo 2009, tra gli animali che hanno assunto esche avvelenate, 402 sono morti. Se nel 2008 le vittime erano essenzialmente cani (128) e gatti (28) nell’ultimo anno gli animali piu’ colpiti sono stati i piccioni (252) e le galline (100), seguiti da cani (97) e gatti (19). Tra gli animali meno consueti rinvenuti anche un lupo e ben quattro scoiattoli: tutto ciò nonostante fosse stata promossa una campagna di sensibilizzazione per gli animali selvatici e la loro tutela.

Del tutto inusuale invece il fatto che le denunce nel 2009 siano lievemente calate: 165 segnalazioni a fronte delle 192 dell’anno precedente. Dalle analisi effettuate si evince che  i veleni più utilizzati sono stati endosulfan, fosfuro di zinco e metaldeide, utilizzati maggiormente nei mesi di marzo, agosto e settembre. Non meno rassicuranti sono le stime relative ai reati di bracconaggio e maltrattamenti: le specie maggiormente colpite sono stati fagiani, uccelli e animali da cortile, con ben 75 vittime.

Guinea pig, il porcellino d’India come animale domestico (fotogallery)

guinea pig foto cinqueGuinea pig, il maialino della Guinea, conosciuto anche come cavia domestica (Cavia porcellus), è un piccolo roditore originario dell’America del Sud, utilizzato molto spesso in laboratorio come organismo modello fino a qualche tempo fa, oggi un po’ meno. Il suo nome è probabilmente dovuto al verso simile a quello dei maiali, alla grande voracità e alla costituzione fisica che ricorda dei suini in miniatura. O probabilmente anche al fatto che in molti Paesi dell’America del Sud veniva servito come pietanza proprio come si fa con la carne di maiale, a tutt’oggi ci sono nelle Ande allevamenti di Guinea Pig a scopo alimentare. Sceglierlo come animale domestico può rivelarsi una bella esperienza, ma ci sono alcune cose importanti da tenere a mente prima di portarlo a casa.

I porcellini d’India sono un impegno a lungo termine, a dispetto di quello che si potrebbe pensare. Vivono in media dai 5 ai 7 anni. Pensateci prima di prenderlo, l’opzione mi sono stancato del nuovo giocattolo non deve essere presa in considerazione nè con i Guinea pigs né con nessun altro animale.

Napoli, la signora Wanda e i suoi ventitrè gatti

gattoAnimali, chi li adora e chi li maltratta ma, per fortuna, dopo tante storie terribili che coinvolgono soprattutto gli “amici a quattro zampe“, ecco che arriva qualche notizia positiva che testimonia come il rapporto fra gli esseri umani e queste creature viventi, non può essere che positivo. L’Ansa, la nota agenzia di informazione giornalistica, riporta la storia di Wanda, conosciuta a Napoli come “la signora dei gatti” per via del suo incredibile amore per i felini, che l’ha portata a tutt’oggi ad adottarne ben 23. Si tratta per lo più di vittime di maltrattamenti, di incidenti stradali o di altre tristi vicende, che la donna ha accolto in casa sua come se fossero dei figli.

Dall’America arriva la musica per i gatti

musica per gatti

Qualche giorno fa vi avevamo parlato di My Pet Speaker, l’applicazione per iPhone che, togliendo i toni bassi e quelli alti, rendeva l’ascolto delle canzoni adatto anche all’udito degli animali; bene, qualcuno è andato ancora oltre realizzando “Music for cats”, un progetto specifico per gatti.

L’ideatore di questo progetto è David Teie violoncellista americano della National Symphony Orchestra che a proposito della sua creazione dice:

Tutta la musica di cui hai mai sentito parlare, ogni nota, ogni frase è stata scritta da e per gli esseri umani. Ora, per la prima volta, c’è una musica originale per gatti.

Treo, il labrador sminatore

Labrador

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Treo è un labrador nero di otto anni, un vero e proprio eore: con il suo fiuto e la sua intelligenza ha già salvato la vita di moltissimi uomini, militari e soprattutto civili che si sono affidati alla sua esperienza ed al suo coraggio. Treo infatti è un cane sminatore, il cui ruolo è quello di scoprire gli ordigni esplosivi che sono nascosti dai talebani in Afganistan.

Le bombe che Treo scova sono chiamate IED Imprivised Explosive Device e sono state realizzate con materiali militari scartati: tali ordigni vengono nascosti sotto la sabbia ed esplodono quando un militare, o un civile, ci passa sopra. Ordigni mortali, perciolosi, che sono la causa di morte più ricorrente in Afganistan: per trovarli vengono utilizzati macchinari complessi o, molto più spesso, artificieri in carne ed ossa che rischiano la loro stessa vita.

Ma è proprio in queste situazioni che entra in scena Treo, un vero e proprio metal detector, come amano definirlo i loro commilitoni: i meriti del cane eroe sono molteplici ma in particolare Treo si è reso protagonista di due interventi speciali. Per ben due volte infatti ha fiutato la presenza di ordigni, che hanno salvato la vita agli uomini che si trovano a pochissima distanza dal pericolo.

Uccelli tropicali, consigli… primaverili!

pappagalli fotoL’arrivo dell’aria più calda (ma chi l’ha vista ancora?) dopo un rigido inverno ci procura una gioia immensa, figurarsi agli uccelli tropicali, come i pappagalli. Per godersi l’arrivo della Primavera in compagnia dei nostri variopinti amici, cerchiamo innanzitutto di passare un po’ di tempo in più insieme a loro.

I pappagalli e gli altri uccelli da compagnia hanno bisogno di luce solare in modo che i loro corpi siano in grado di produrre vitamina D, proprio come noi. In primavera e nei caldi giorni d’estate, è possibile spostare la gabbia del vostro animale domestico vicino ad una finestra o all’aperto in un posto soleggiato per pochi minuti. Troverete che può essere molto divertente stare in compagnia del vostro pappagallo godendovi insieme il sole.

Sperimentazione sugli animali, sopravvissute settanta gatte

gattiSessantasette gatte sopravvissute alla sperimentazione, ma infettate: è il nuovo, triste, bilancio degli esperimenti condotti ai danni degli animali. Questa volta il doloroso test, serviva a valutare l’efficacia del vaccino contro il FIV, o immunodeficienza felina. Ad appena un anno di vita, alle cavie prescelte è stata fatta una iniezione che conteneva un virus simile a quello che provoca l’AIDS nella specie umana e tutt’oggi continuano ad avere il battere nel corpo. L’infezione, comunque, non è trasmissibile all’uomo. In pratica chiunque può tenerle in casa e non ammalarsi, ma per loro la situazione è differente: il  sistema immunitario si indebilosce sempre di più e un banale raffreddore rischia di essere fatale.

Come far socializzare il cane

socializzare cane

Se avete adottato da poco tempo un cagnolino, dovrete iniziare a farlo socializzare con le persone e con gli altri cani; posto il fatto che i primi mesi sono quelli più difficili, dovrete cercare di creare più situazioni possibili per far socializzare il cucciolo.

Innanzi tutto fategli incontrare più persone possibili e dalle caratteristiche fisiche più disparate: ciò serve a far capire al cane che le apparenze non sono importanti; abituatelo ad osservare la gente in movimento, con diversi oggetti in mano e con ogni sorta di abbigliamento.

Le prime uscite devono essere brevi per non stancarlo, e aumenteranno gradualmente con il tempo, ossia mano a mano che il cucciolo cresce e aumenterà le difese immunitarie; cercate di individuare il suo livello di stanchezza, in quanto il vostro obiettivo principale è offrirgli delle situazioni positive.

Farmaci generici anche per animali

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Il tran tran è partito su facebook quando un guppo di persone ha lanciato una singolare petizione, formando un gruppo intitolato Vogliamo farmaci genercici anche per gli animali che ad oggi conta già più di 5mila iscritti: le firme raccolte saranno presentate al ministero della Salute, per chiedere la possibilita’ di utilizzare i farmaci generici anche nella cura degli animali.

Lo scopo del gruppo è ben chiaro: il gruppo chiede che le famiglie possano avere accesso e farmaci low cost, sia per la profilassi antiparassitaria fino alle vaccinazioni, dai medicinali per le tipologie più o meno gravi che possono affliggere e debilitare il nostro amico a quattro zampe. Effettivamente l’esborso di denaro cui una famiglia è costretta per curare il proprio animale può arrivare fino a migliaia di euro all’anno: perchè dover pagare di più per farmaci che potrebbero essere immessi sul mercato a cifre inferiori?

La petizione ha già raccolto ben 3.256 firme ed è aperta a tutti i medici veterinari, i proprietari di animali e le persone che reputano giusto poter curare anche gli animali con i farmaci generici e non solo con medicine ad uso veterinario: è promossa da Unisvet (Unione italiana associazioni veterinarie) e dall’Enpa (Ente nazionale protezione animali). I generici, si sa, costano molto meno ed hanno lo stesso principio attivo del medicinale veterinario in uso solitamente negli studi.

Gatti in giardino, cosa piantare a primavera per far felice il nostro micio (fotogallery)

gatto in giardino foto ottoLa primavera è dietro l’angolo, il periodo dell’anno in cui i nostri pensieri sono rivolti verso l’esterno, i germogli iniziano a spuntare sugli alberi, le piante floreali mostrano timidamente i primi boccioli e qualche piantina inizia a sbirciare dal terreno. Se avete sia un gatto, o più di uno, che un giardino farete parte di una di queste due categorie: quelli che vorrebbero tenere il micio di casa il più possibile lontano dalle piante per evitare la sua furia distruttiva, e quelli che invece amano vedere il proprio felino domestico divertirsi tra la vegetazione lussureggiante.

I proprietari felici della presenza del gatto in giardino generalmente lo sono perchè il loro micio non fa danni. E a questo l’animale si può educare, con un po’ di pazienza, in modo da conciliare le due posizioni.

Guida all’acquisto consapevole di un rettile come animale domestico

rettili animali domestici

Da alcuni anni si è diffusa la moda di allevare in casa, come animali domestici, pitoni, serpenti e iguane; purtroppo però, spesso, questi animali vengono accolti in casa senza la dovuta informazione, e quindi ai primi segnali di fastidio vengono abbandonati a se stessi, come è successo alcune settimane fa, quando nella pineta di Castelfusano di Ostia, Roma, sono stati ritrovati due crotali velenosi non autoctoni e quindi, probabilmente abbandonati da un proprietario pentito.

Se si decide di acquistare un rettile, come del resto qualsiasi animale, bisogna domandarsi se possiamo dedicargli il giusto tempo, e soprattutto, acquisire più informazioni possibili su come allevarlo.

La prima cosa di cui rendersi conto è che se un cucciolo di pitone è relativamente piccolo, ma da adulto diventerà di una lunghezza di 4-5 metri per un peso di 70 o 80 chilogrammi, e quindi è necessario offrirgli un rettilario delle giuste proporzione, come del resto il cibo: se ai serpenti piccoli bastano dei topini vivi, a un pitone adulto servono galline e conigli. E qui interviene anche il fattore etico: non a tutti i rettili accettano prede morte, alcuni come il pitone reale o i serpenti di cattura si cibano di prede vive.