Il cane distingue il volto umano

cane uomo

cane uomoMi sono chiesto molte volte se i cani potessero riconoscere i nostri visi al di là dei denti in vista, finalmente un team di ricercatori italiani mi toglie un sassolino dalla scarpa.

Sappiamo che l’olfatto è un senso molto acuto nei quadrupedi pelosi, da questo ne deduciamo che riesce a capire, nonostante l’uso di profumi, in mezzo ad una folla dove sia il suo padrone, Paolo Mongillo dell’Università di di Padova aggiunge un tassello, anzi un senso: la vista.

Sulla rivista Animal Behaviour troviamo pubblicato un’articolo su come il cane si trovi in difficoltà nel caso il padrone si metta un sacchetto in testa, quindi non è solo questione di olfatto.

La deduzione di studiare i comportamenti dei canidi oltre l’olfatto è una bellissima idea, fin’ora tanti si erano posti la domanda su come i cani interpretano il corpo umano senza trovare una risposta valida.

Gli animali che spruzzano urina per la difesa del territorio

Molto spesso gli animali spruzzano urina per segnare il proprio territorio, una “pratica” piuttosto fastidiosa per gli esseri umani, soprattutto quando riguarda aree chiuse o ristrette. Nei gatti questo non è un problema, mentre per tutti gli altri esemplari, si tratta di un vero e proprio marchio che indica il proprio passaggio o la propria presenza. La situazione diventa quasi insostenibile se un altro animale viene introdotto o invade quello che è considerato un dominio personale. Una soluzione, in questo caso, potrebbe essere quella di riorganizzare gli spazi in cui vivono gli amici a quattro zampe, per non far sentire nessuno minacciato. Non sono rare le situazioni però in cui un mico adulto non si riesce ad adattare a vivere con altri gatti e, in questo caso, la soluzione migliore sarebbe farli restare separati.

Animali e fisco: detrazioni delle spese veterinarie

La normativa fiscale prevede una vasta serie di agevolazioni importanti per chi detiene animali da compagnia, soprattutto si tratta di misure indirizzate a facilitare la cura del proprio animale tramite detrazioni sulle spese veterinarie. Un aiuto davvero importante per chi vuole garantire al proprio amico a quattro zampe un trattamento impeccabile.

Le spese veterinarie alle quali sottoponiamo il nostro amico a quattro zampe quando ve ne è necessità, sono detraibili dalla dichiarazione dei redditi, con detrazione delle spese di imposta pari al 19% della spesa totale sostenuta. In particolare è possibile detrarre le spese per prestazioni veterinarie sostenute per le cure di animali detenuti a scopo di compagnia e per pratica sportiva, limitatamente all’eccedenza di euro 258,23 e fino ad un massimo di euro 387,34.

Sono anche detraibili interamente le spese per l’acquisto di un cane guida per non vedenti, anche in caso di perdita dell’animale: a loro spetta anche una detrazione forfettaria annuale di € 516,46. A chi spettano tali detrazioni? Ai proprietari di animali da compagnia o per pratica sportiva, la detrazione d’imposta non compete nel caso di spese veterinarie sostenute per la cura di animali:

Un Halloween a prova di gatto

Fantasmi e folletti. Streghe e stregoni. Principesse delle fate, alieni, costumi spaventosi e buffi. Ai bambini – e, a dirla tutta, a molti adulti, Halloween permette di spaziare con la creatività e la fantasia. Ma all’animale domestico di casa, come per ogni festività d’altra parte, possono derivare non pochi fastidi per non dire veri e propri incubi: il campanello che non smette mai di squillare, rumori forti nella notte e troppi estranei in giro per casa. Per un gatto, soprattutto se nero, inoltre, Halloween può trasformarsi in una data fatale.

Oltre al rischio che deriva ai nostri mici dalla superstizione, che definire stupida è a dir poco riduttivo, gli ambulatori veterinari registrano numerosi casi di vomito e diarrea nelle ore successive alla festività, dovuti all’ingestione di caramelle e dolcetti al cioccolato dei bambini lasciati inavvertitamente e irresponsabilmente a portata di gatto.

Pamela Anderson si spoglia per i diritti degli animali

Ci risiamo: Pamela Anderson torna a spogliarsi, ma questa volta per una giusta causa, ovvero la campagna dell’associazione americana Peta, acronimo di People for the Ethical Treatment of Animals, per scoraggiare il consumo di carne.

I cartelloni pubblicitari ritraggono la 43enne ex bagnina di Baywatch in bikini con le diverse parti del corpo marcate come pezzi di carne da macello e con la scritta “Tutti gli animali hanno le stesse parti, fate qualcosa di buono e diventate vegetariani”.

Gli animali che vengono trattati come gli esseri umani

Certi atteggiamenti, profonde emozioni e modi di fare, caratterizzano solamente l’essere umano, ma non corrispondono quasi mai e comunque non nella stessa misura, agli animali. Essi sono diversi da noi ed è bello così: ogni essere vivente, del resto deve avere delle proprie peculiarità e differenze. Non tutti i padroni, però, se ne rendono conto e consciamente o inconsciamente, vorrebbero trasformare il proprio pet in un piccolo bambino da allevare o in un amico con cui confidarsi. La grande sensibilità degli amici a quattro zampe, favorisce tale convinzione e allora cominciano i guai perchè ci si ritrova a conoscere degli esemplari simili alle persone con cui vivono nel modo di muoversi, di guardare e, nel peggiore dei casi, di abbigliarsi. Si perchè non sono rare le situazioni in cui si vedono passare degli improbabili esseri non meglio identificati con tanto di pelo colorato, ciuffi arricciati o in stile punk e mollettine colorate da più parti. L’effetto è divertente, ma a volte bisogna anche pensare alla salute psico-fisica del proprio animale.

Pet Pop, un social network tutto per loro

Pet Pop è un nuovo Social Network per gli amanti degli animali, che offre l’archiviazione video, immagini, creazione di gruppi e inserimento di segnalazioni in Forum appositi. Qualunque sia la passione dei navigatori e qualunque sia l’animale domestico che si è deciso d’adottare, Pet Pop vi permette di confrontarvi con altre persone che condividono la vostra stessa passione.

Ogni utente può inserire la foto del proprio animale domestico, dai cani ai gatti alle iguane ed ai furetti, ed inserire i video dei momenti trascorsi insieme: oltre a ciò ogni utente potrà anche interagire in discussioni create in appositi forum o creare da se nuove discussioni.

Ricette di Halloween, biscotti per gatti

Halloween si avvicina e ormai da qualche anno anche in Italia si festeggia questa ricorrenza, sempre più sulla strada dell’ingresso definitivo nelle nostre tradizioni. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di tutelare i gatti neri dagli incidenti, riti e uccisioni ingiustificate di cui sono vittime per via della superstizione.

Parlando di temi più piacevoli, vediamo una ricetta di facile preparazione per i nostri amici a quattro zampe. I dolci di Halloween sono assolutamente off limits per i nostri a-mici. I lecca lecca, le caramelle gommose o i bastoncini di liquirizia potrebbero rimanere bloccati nella gola del gatto e provocarne il soffocamento così come, se ingeriti, causare un’ostruzione. Tenete dunque fuori dalla sua portata i dolcetti di Halloween per non incorrere in spiacevoli sorprese. Piuttosto preparate dei biscottini solo per lui, salutari e gustosi. Ecco una ricetta semplice semplice per soddisfare il palato del nostro micio ad Halloween.

Un “perché il mio cane…” alla settimana toglie il dubbio di torno: gratta la porta

cane porta

cane portaLa scorsa domenica per la rubrica “perché il mio cane” abbiamo affrontato il problema dell’agitazione durante l’uscita al guinzaglio, oggi sfatiamo il mito del “dispetto” analizzando cosa succede quando lasciamo il nostro povero cagnetto solo in una stanza.

La cosa migliore come vedremo in altri articoli che si occupano di educazione è abituarlo il più possibile alla solitudine da cucciolo e lasciarli almeno tre stanze disponibili non solo per una questione di movimento quando per rendergli la solitudine meno noiosa.

Anche i cani possono essere ottimisti o pessimisti

Lo sapevate che anche i cani possono essere ottimisti o pessimisti ed avere aspettative sulla loro vita o sul comportamento dei loro padroni? Pare proprio di sì, per lo meno alla luce di un recente studio britannico condotto dall’Università di Bristol che ha studiato come si comportano i cani quando vengono separati dai padroni.

Per la ricerca sono stati analizzati i comportamenti di 24 cani ospiti di un canile: prima li hanno fatti giocare e poi li hanno lasciati soli per alcuni minuti, e li hanno ripresi con una telecamera, in modo da monitorare lo stato d’ansia di ogni animale in seguito al temporaneo distacco.

Gli esperti hanno potuto osservare come alcuni dei cani sono rimasti tranquilli nell’attesa del ritorno degli umani, altri hanno dimostrato segni di tristezza, mentre altri ancora, hanno iniziato ad abbaiare ad emettere mugolii. Successivamente, gli esperti hanno insegnato ai cani che in una parte della stanza avrebbero trovato una ciotola con il cibo, mentre nel lato opposto ne avrebbero trovata una vuota; poi hanno sistemato un contenitore vuoto nel centro della stanza e hanno osservato come reagivano i cani.

Taranto: ancora una villa-lager per gli animali

allevamento intensivo

Esistono moltissime persone al mondo che darebbero la vita per il proprio animale o per salvarne uno in pericolo, ce ne sono altrettante, invece, che non solo non si sentono vicine a queste tenere creature, ma neppure sono in grado di rispettarle. I secondi, purtroppo, a volte sembrano avere la meglio sui primi, nonostante i continui controlli da parte delle associazioni a tema o dei volontari. L’ennesimo caso per il quale ogni commento è superfluo, riguarda una villa di Taranto, dove gli amici a quattro zampe, venivano tenuti in condizioni “incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze”. Per questo è scattata tempestivamente la denuncia, una volta accertato il fatto, da parte dei carabinieri della stazione di Crispiano, nei confronti del proprietario che era un rispettabile medico del luogo. Il cinquantaquattrenne, infatti, sarebbe stato il responsabile di condizioni al limite delle decenza, con escrementi lungo il pavimento e quattro mura domestiche che erano diventate un lager per creature indifese.

Imbragature porta cane, un aiuto per le loro difficoltà

Con l’avanzare dell’età aumentano le difficoltà ed i problemi di salute dei nostri amici a quattro zampe: artrite, displasia, debolezza muscolare, frattura di un osso, mancanza di un arto. Sono tanti i casi in cui Fido necessità di un aiuto, se presenta delle difficoltà motorie conseguenti a patologie o a traumi che interessano lo scheletro o i muscoli: un grande aiuto per la sua mobilità può essere offerto da un tipo speciale di guinzagli o da imbracature appositamente pensate proprio per loro e per le difficoltà legate all’età.

Le imbracature sono di tre tipi, potendo essere posizionate a sostegno delle zampe posteriori, a sostegno di quelle anteriori oppure nella parte centrale del corpo, quando ci troviamo in presenza di difficoltà motorie lievi e vogliamo allegerire il peso che il cane porta su tutte e quattro le zampe ed aiutarlo a camminare con meno fatica.

Le imbracature risultano anche molto utili in tutti i casi in cui occorre sollevare il cane: per accomodarlo in maccina, su un divano o qualsiasi luogo che gli riesca difficile o impossibile raggiungere. In commercio ne esistono di vari tipi, è importante però scegliere le imbragature che rispettano queste caratteristiche: