Aggressione tra cani nel parco pubblico: come comportarsi parte I

Oggi cari lettori ed amici di Tutto Zampe ci occupiamo di una problematica che interessa quanti di voi che si recano, quotidianamente o sporadicamente, nei parchi pubblici aperti agli animali, chiamate anche aree di sgambamento. Si tratta di aree verdi attrezzate per poter far correre e socializzare i nostri amici a quattro zampe: soltamente le aree sono recintate, dotate di segnaletica e sacchetti di plastica per le deiezioni.

In tali aree il cane può restare libero sotto il controllo del proprietario: ma cosa accede se per caso si scatena una aggressione? Se ciò un cane ne attacca un altro provocandogli ferite e lacerazioni con postumi permanenti? Ad esempio la perdita di un arto o di un occhio? In tali casi occorre in primis chiedere al proprietaio dell’altro cane gli estremi della sua assicurazione: solo in questo modo infatti si potrà dare lo scarico ed essere risarciti dei danni e delle spese veterinarie sostenute.

Se la persona non ha assicurato il proprio aninale domestico allora sarà necessario farsi rilasciare i dati al fine di formalizzare una denuncia querela presso le autorità giudiziarie, per far valere in giudizio le proprie ragioni. Ricordate che oltre alle spese vive, veterinarie e di primo soccorso, l’animale domestico è produttivo altresì di danni morali. Infatti ai sensi dell’art. 185 del codice penale L’atto illecito che determina la malattia o la morte di un animale di compagnia è fatto produttivo di danni morali nei confronti di chi lo accudiva e ne aveva cura, in ragione del coinvolgimento in termini affettivi che la relazione tra l’uomo e l’animale domestico comporta, dell’efficacia di completamento e arricchimento della personalità dell’uomo e quindi dei sentimenti di privazione e di sofferenza psichica indotti dal comportamento illecito.

Gatti e stress, come rinnovare l’arredamento senza disorientare il micio

Gatto sul div

Anche i gatti soffrono lo stress e non certo quello da troppo lavoro visto che ronfano soporitamente per gran parte del giorno. A disturbare il micio sono i cambiamenti nell’ambiente di vita e nelle abitudini, sue o del proprietario.

Fattori di stress possono essere dunque un trasloco, l’ingresso in famiglia di un nuovo micio o di una persona nuova o ancora l’arrivo di un cane ma anche cambiamenti minori, per noi quasi impercettibili, come può esserlo spostargli continuamente la lettiera o la ciotola o privarlo del suo sguardo sul mondo esterno, impedendogli l’accesso al davanzale della finestra o al giardino.

Ad esempio, anche un cantiere aperto di fronte casa, con rumori ed un continuo andirivieni di mezzi pesanti ed estranei ed urla di operai, può stressare il gatto. O ancora rinnovare l’arredamento.
I veterinari consigliano di non destabilizzare d’un botto le sicurezze del gatto. Questo perché i mici in casa hanno alcuni posti in cui si sentono più sicuri, nascondigli sotto i mobili ma anche odori di casa rassicuranti.

Il gorilla che camminava come i bipedi

ll video che apre l’articolo sta facendo il giro del mondo, a pochi giorni dal suo upload è stato visitato da 2 milioni e mezzo di internauti, il gorilla protagonista si chiama Ambam, ha 21 anni e vive nell’Aspinall Foundation di Port Lympne, nel Kent  (Regno Unito).

I gatti sono i migliori amici delle donne

Se il cane è il migliore amico dell’uomo, quello della donna è il gatto: a sostenerlo è una ricerca condotta dall’Università di Vienna e pubblicata sulla rivista Behavioural Processes; secondo questo studio, infatti, i gatti preferiscono le donne, con le quali attuano tecniche simili a quelle usati dai neonati con la mamma, ovvero amano stare in braccio e dispensano più effusioni e fusa alle padrone rispetto ai padroni maschi.

Lo studio in questione, utilizzando dei video,  ha analizzato i comportamenti di 41 gatti il loro modo di approcciarsi ai padroni, cercando di stabilire anche il carattere dell’animale; dai dati è emerso che i gatti preferiscono le donne e che lo dimostrano con fusa e miagolii in una misura di tre volte maggiore rispetto agli uomini.

Fiori di Bach per animali, come sceglierli

Quando ci si comincia ad interessare ai rimedi naturali forse più famosi come i Fiori di Bach, la prima impressione è che siano tutti indispensabili sia per gli uomini che ancora di più per gli animali. Gli amici a quattro zampe, infatti, non potendo parlare spesso hanno difficoltà a comunicarci i loro stati d’animo e i sintomi più comuni, anche se un bravo padrone sa capire al volo quando c’è qualcosa che non va.

I criteri di scelta dei Fiori di Bach la cui efficacia è stata più volte confermata anche dai veterinari, dovrebbe basarsi certamente sulla priorità personale, ma tenere conto del “qui e ora” come fa ogni buon pet e, quindi, del problema del momento e di una cronologia temporale che risalga a ritroso al comportamento o alla situazione che possa aver interferito in modo così importante con il cane, il gatto o con qualunque altro fedele amico dell’uomo.

Accessori utili: il secchiello porta croccantinie

Siete andati a fare la spesa ed avete acquistato una bella scorta di crocchette che non sapete dove mettere? Volete creare un angolo curato e simpatico che possa contenere tutti gli accessori del vostro amico a quattro zampe? O più semplicemente non vi piacciono proprio i sacchi che contengono le crocchette ma preferite qualcosa di divertente?

Ecco ciò che fa per voi: dei simpatici secchielli o contenitori per le crocchette! In commercio ne esistono di diversi tipi, classici e colorati, tutti comodi e divertenti. Oggi ve ne proponiamo uno certamente originale, che vi consentirà di conservare le crocchette del vostro cane in modo igienico e con assoluta garanzia di poter disporre di un alimento sempre fresco e croccante.

Il contenitore ideale per contenere le crocchette, in polipropilene, è dotato di un comodo coperchio ermetico e di un cucchiaio per poter somministrare il cibo in giusta quantità. Quello in foto è Crock,  prodotto da United Pets e disegnato dal famoso designer Stefano Givannoni.

Salvati 130 cuccioli di pipistrello in Australia

Pippistrellini

Pippistrellini

L’Australia sta vivendo un periodo molto difficile, piogge torrenziali hanno trasformato la terra dei canguri in una specie di Atlantide, molti animali stanno vivendo momenti molto difficili, tra questi c’è una cucciolata di centotrenta pipistrelli.

I piccolini rimasti orfani sono stati salvati dalla tempesta e ricoverati nell’Australian Bat Clinic and Wildlife Trauma Centre in Advancetown.

Animali e antibiotici

Per gli esseri umani e per gli animali, in linea di massima, moltissime  medicine e rimedi naturali sono uguali, perchè in un gran numero di casi si ammalano delle medesime patologie. Per cui le terapie di intervento, nel corso degli anni, sono diventate sempre più simili e con uno scopo ben preciso: combattere il disturbo nel più breve tempo possibile.

Questo perchè è una esperienza davvero poco sopportabile per tutti quella di sentire dolore e, inevitabilmente, quello che all’inizio è solo un sintomo, se non curato porta a sofferenze ben più grandi. Per non parlare degli aspetti psicosomatici, aumentati dallo stress, che possono moltiplicare i fastidi proprio dove, invece, non ci sarebbe nulla di così grave. Per tutto questo da tempo ci sono i medicinali, ma siamo sicuri che qualche volta non se ne possa fare a meno?

Comune decide il numero degli animali domestici

Il sindaco di Sorgà, comune in provincia di Verona, Giovanni Bazzani, ha deciso che sarà premura del comune regolamentare il numero di cani e gatti ammessi nelle abitazioni: tale decisione, come prevedibile, non è stata accolta con favore, nè dagli abitanti del paese nè da tutti coloro che amano gli animali.

Gli animalisti ed i veterinari si sono detti contrari alla decisione che prevede un numero massimo consentito in appartamento di due cani piccola taglia, o uno di taglia grande o, per quanto riguarda i gatti, massimo due o un cane ed un gatto. La causa della decisione del sindaco sarebbe unicamente dovuta al grande numero di contenziosi condominiali proprio causati dalle liti per gli amici a quattro zampe.

Per le case singole o le villette a schiera con giardino il regolamento impone un’area minima di cento metri quadri per animale e comunque non più di tre cani o quattro gatti. Nei giorni scorsi è stato convocato il consiglio comunale che dovrà discutere sul nuovo regolamento varato dall’amministrazione municipale: si prevedono battaglie e colpi di scena da parte di tutti coloro che amano gli animali:

Salute del cavallo, come capire se l’animale è malato

Ieri sulle pagine di Tuttozampe ci siamo occupati della prevenzione delle malattie infettive nel cavallo, raccogliendo i consigli del dottor Andrea Brignolo su The Paddock su quelle che sono le vaccinazioni indispensabili ad evitare malattie come il tetano, la poliartrite, l’influenza degli equini e la rinopolmonite causata dall’Herpesvirus respiratorio.

Oggi continuiamo ad occuparci della salute del cavallo raccogliendo consigli altrettanto preziosi forniti sul sito del Centro-ippico.net e relativi a quelli che sono i campanelli d’allarme nell’animale, segnali spia che devono metterci in guardia e farci capire che qualcosa non va, contattando il veterinario per un controllo ed agendo sulla prevenzione e la diagnosi tempestiva, due fattori che possono salvare la vita al cavallo.

Come capire che qualcosa non va nel cavallo? Il trucco è sapere quando va tutto bene ed interpretare così qualsiasi scarto dalla norma come un possibile sintomo di malattie o disturbi.

Pets Next Door, conosci i pet vicini a casa tua

Pets Next Door

petsnextdoor

Il web 2.0 ha portato con se una ventata di social network, ci sono quelli per i lavoratori, per gli artisti, per gli esibizionisti, per incontrare vecchi amici e, grazie a Pets Next Door, potete conoscere i pets, e i loro padroni, che abitano vicini a voi.

Rimedi naturali animali: Fiori Himalayani Enhancers

Cani, gatti e amici a quattro zampe: tutti gli animali domestici possono essere curati grazie ai rimedi naturali che, anzi, oggi vanno assai di moda perchè in molti si sono resi conto della necessità di aiutare il proprio pet senza riempirlo per forza di pesanti farmaci. In più di un caso è persino il veterinario a consigliarli, ma è chiaro che devono essere somministrati per qualche giorno in più prima di fare effetto, sempre seguendo i consigli di esperti del settore.

Qualcuno si affida, ad esempio, ai Fiori Himalayani Enhancers che sono stati scoperti nel 1990, da un naturalista e ricercatore australiano. Quest’ultimo si trovava per alcuni mesi proprio nei pressi dell’Himalaya ed era con un amico alla scoperta delle valli sacre e magiche dell’area quando ha compiuto una fondamentale scoperta. Cercava una spinta spirituale ed, invece, ha trovato il modo di aiutare gli altri con i Fiori Himalayani, tanto che abbandonò per questo l’idea di trasferirsi in India.

Microchip, conosciamolo meglio

Il microchip è un circuito integrato applicato nel tessuto sottocutaneo di un cane o di un gatto, o di un altro animale domestico e non, grandi quanto un chicco di riso e basati su una tecnologia passiva RFID. Come tutti noi sappiamo il microchip ha sostituito il tatuaggio per l’identificazione degli animali da affezione, che in tal modo possono essere ricondotti al loro proprietario: tale sistema è particolarmente utile in caso di smarrimento dell’animale, o di furto o ancora, di abbandono.

I Microchip sono apparecchi inerti, chiamati RFID che non contengono alcuna forma di energia interna: i componenti di base sono tre, un chip di silice (che contiene il così detto circuito integrato oltre al numero di identificazione, ai circuiti elettrici per trasmettere le informazioni al lettore), un nucleo di ferrite circondata da un filo di rame che agisce come un’antenna ed un piccolo condensatore che agisce da sintonizzatore.

Questi componenti sono racchiusi entro una capsula di vetro biocompatibile e sigillati ermeticamente per impedire l’ingresso di liquidi corporei. Il chip contiene al suo interno il numero d’identificazione, più circuiti elettronici per trasferire tale informazioni allo scanner: questo scanner agisce come lettore ottico ed è in grado di captare il numero di microchip cui l’animale è abbinato, riconoscendo dunque il suo legittimo proprietario.