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Mosche? Migrano anche loro

Le mosche? Migrano anche loro. Almeno quelle appartenenti alla famiglia dei sirfidi, impollinatrici che imitano vespe e api e che sono in grado di eseguire spostamenti lunghi centinaia di chilometri.

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Le avventure delle mosche sirfidi

Più nello specifico, parliamo di migrazioni tra il Nord e il Sud Europa, trasportando con loro polline e volando in mezzo al mare. Quando si stancano, eseguono delle pause addirittura su piattaforme petrolifere, in pratica imitando molti uccelli migratori. Le mosche appartenenti alla famiglia dei sirfidi si comportano un po’ come fanno le farfalle monarca negli Stati Uniti che, nonostante le piccole dimensioni, intraprendono viaggi migratori molto lunghi e faticosi.

Insomma, non parliamo degli stessi insetti che spesso e volentieri mettono in discussione la nostra pazienza, soprattutto nel corso dell’estate e dell’autunno. Ma, per l’appunto, di mosche dall’aspetto molto simile a quello di api e vespe per colorazione, che oltre a occuparsi di impollinare fiori e piante, intraprendono questi lunghissimi viaggi. Ne abbiamo avuto riprova grazie a uno studio condotto di recente dall’Università di Exeter e pubblicato sulla rivista di settore Journal of Animal Ecology.

Il fatto più curioso raccontato da questa ricerca è stato proprio il fatto che le mosche sirfidi utilizzano come “autogrill” per riposare le piattaforme petrolifere quando passano sopra il mare. Questa tipologia di ditteri è molto importante per la biodiversità. Dobbiamo comprendere che la loro particolare colorazione, richiamante quella delle vespe e delle api, nasce per spaventare e ingannare i predatori, tra i quali figurano anche gli esseri umani.

Viaggi lunghi centinaia di chilometri

La scoperta che siano in grado di eseguire delle migrazioni di centinaia di chilometri tra il Nord e il Sud dell’Europa è abbastanza recente. Secondo gli scienziati, sono in grado di seguire delle rotte migratorie molto simili a quelle di uccelli a corto raggio. Ne è un esempio il pettirosso che, analogamente, non supera mai il Nord Africa nelle sue migrazioni.

I sirfidi, di solito, si spostano nel corso dell’estate aspettando correnti favorevoli che consentano loro di arrivare prima a destinazione. Nello specifico, lo studio si è accorto che questi insetti si siano “riposati” su una piattaforma petrolifera a 200 km al largo della Scozia, nel Mare del Nord. Sono stati infatti trovati ben 121 esemplari, appartenenti a una specie molto comune anche nel nostro Paese.

Analizzandoli, si sono resi conto che almeno il 90% di questi presentava del polline sul corpo, proveniente sia da alberi che da piante coltivate, come legumi, cereali, noci e frutta. Una scoperta incredibile che ci dimostra come alcuni insetti non solo siano utili, ma rappresentino un vero e proprio ponte tra diversi paesi e continenti.

 

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