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Vespa velutina, pericolosa per l’ecosistema

La vespa velutina non è pericolosa solamente per le api o per l’uomo a causa della sua puntura. Una ricerca condotta di recente ha sottolineato come possa rappresentare un vero e proprio problema per l’intero ecosistema.

Vespa velutina spece aliena pericolosa

La ragione sta nel fatto che questa specie di vespa invasiva giunta in Europa dall’Asia sia in grado di mangiare o predare 1400 specie diverse. Tra le quali figurano anche farfalle, diversi coleotteri e addirittura dei ragni. Non si tratta quindi di essere contrari alla vespa velutina a prescindere, ma di dover accettare che questa specie aliena asiatica sia in grado di creare danni importanti al nostro ecosistema.

Le api, purtroppo, sono tra le sue vittime predilette: anche quelle che avrebbero maggiormente bisogno di essere protette. L’impatto che la vespa velutina ha nei confronti degli alveari delle api è incredibile. Ed è impossibile non considerare ormai necessario agire il più capillarmente possibile, anche attraverso allevamenti, per salvarle.

Gli scienziati autori dello studio sopracitato, analizzando dei campioni di vespa velutina, hanno riscontrato in Spagna, Francia e Regno Unito come il calabrone dalle zampe gialle non solo si cibi di api selvatiche ma anche di mosche, farfalle, falene, bombi e coleotteri.

È stato possibile giungere a risultati, pubblicati sulla rivista di settore Science of the total environment, grazie alla tecnica del deep sequencing che consente di identificare il DNA dei residui presenti nell’apparato digerente delle larve. Delle 1000 unità tassonomiche distinte riscontrate, 43 erano legate a insetti impollinatori tra i quali il bombus lapidarius, il bombo terrestre e l’ape domestica.

Un predatore per nulla schizzinoso

Tutto ciò conferma come la vespa velutina sia uno dei predatori più pericolosi presenti all’interno del nostro ecosistema. Soprattutto per via delle sue doti di adattabilità all’ambiente circostante. La cosa ironica e da non sottovalutare allo stesso tempo è che non si tratta di un predatore specializzato ma, come spiegano i ricercatori, semplicemente di un insetto che non fa assolutamente lo schizzinoso.

Se si pensa a questa sua capacità e ha le difficoltà già incontrate da parte degli insetti europei, va da sé che si tratta di un problema molto importante da affrontare. E lo ripetiamo, non solo perché estremamente pericolosa con la sua puntura anche per l’uomo.

Più o meno dovunque le autorità si occupano di distruggere i nidi di questa vespa se riscontrati. Questo però non basta ed è importante mettere a punto dei programmi che siano in grado di bloccarne la diffusione. Sia per salvare le api che l’intero ecosistema.

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