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Miosite nel cane, veterinario spiega

Richiesta di consulto veterinario su miosite nel cane
Buon giorno, ho una beagle di 11 anni del peso di circa 16 kg affetta da miosite dei masseteri scoperta a gennaio del 2016 tramite biopsia del muscolo in questione. Trattata inizialmente con 2 compresse di deltacortene per poi dopo una settimana dimezzare la dose perche’ la cagnolina si presentava mogia e debole. Ultimata la prima terapia durata un mese a decrescere con deltacortene ho sospeso come da istruzioni del veterinario. A maggio/giugno ho provato a somministrare in gocce Ribes Nigrum senza ottenere grandi risultati e ad agosto 2016 e per 2 mesi ho seguito una terapia omeopatica prescritta da un veterinario omeopata (Guna IL 12 e Guna INF gamma 10gocce ogni 12 ore e una iniezione di Coenzyme comp. 2 volte alla settimana). ……..

 

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…….Durante questo trattamento non ho notato peggioramento ma qualche settimana dopo l’interruzione ho notato che i muscoli masticatori stanno praticamente sparendo ed e’ rimasto ben poco. Il 15 dicembre ho ripreso la terapia omeopatica sopra indicata e su consiglio del veterinario ieri  ho iniziato anche terapia con deltacortene (1 compressa/di) omeprazolo e IMMUN. Nonostante il basso dosaggio di prednisolone (che l’anno scorso infine si era rivelato ideale) ho notato che gia’ con la prima compressa la mia beagle si presenta mogia, quasi debole nella deambulazione, testa bassa e coda bassa e appena puo’ si rifugia nella cuccia. Vorrei sapere se esiste un alternativa al prednisolone che magari non riesce a tollerare anche a basse dosi, vista anche la reazione alla prima terapia d’urto dello scorso anno, o se ci sono farmaci alternativi per rallentare il pregresso della malattia. Grazie Saluti.

 

 

Tipo di consulto Veterinario Generale
Tipo di problema Miosite MM nel cane

 

 

Risponde il dottor Fabio Maria Aleandri, Medico Veterinario e direttore sanitario del Centro Veterinario Aleandri, con sede in Roma. Per contatti diretti mail [email protected] www.ambvetaleandri.eu

 

 

Gentile Sig.ra La miosite dei muscoli masticatori è una miopatia di tipo infiammatorio legata ad un processo autoimmunitario. Di solito interessa i muscoli della masticazione e raramente quelli degli arti anteriori. La causa scatenante non è ben chiara. Da un punto di vista sintomatologico possiamo distinguere una forma acuta e una cronica. Nella forma acuta osserviamo dolore e gonfiore dei muscoli masticatori, trisma (cioè impossibilità ad aprire la bocca), a volte esoftalmo (che raramente può evolvere anche in cecità) , febbre e ingrandimento dei linfonodi regionali. La forma cronica è l’evoluzione di una forma acuta non curata o curata male, è caratterizzata da una generale atrofia dei muscoli masticatori associata o meno a trisma. La diagnosi definitiva , oltre ai sintomi, si ottiene con la biopsia. La terapia si basa sull’impiego di corticosteroidi in particolare prednisolone a dosi immunosoppressorie (2 mg/Kg ogni 24 h) da scalare progressivamente con il migliorare della sintomatologia. Il trattamento va continuato a volte per mesi (anche 4-6) . Una volta sospeso il cortisone sono possibili facili ricadute per questo può essere necessario ripetere più cicli di terapia e , in qualche caso continuare il cortisone a vita. La forma cronica subentra di solito per una terapia cortisonica non sufficiente o interrotta troppo presto. In questo caso il tessuto muscolare viene progressivamente sostituito da un tessuto fibroso cicatriziale e il muscolo si atrofizza. Anche nelle forme croniche si utilizza il cortisone per rallentare l’evoluzione.  La prognosi è buona nelle forme acute trattate correttamente (per dosaggio e durata) con il cortisone. Nelle forme croniche la prognosi è più incerta e dipende dal grado di funzionalità residua dei muscoli atrofizzati.

Nel caso in cui il cortisone presenti effetti collaterali troppo fastidiosi è possibile utilizzare anche altri immunosoppressori. In particolare si utilizza l’azatrioprina. Questo farmaco si può anche utilizzare in associazione con il cortisone per ridurre i dosaggi di quest’ultimo. Comunque non è un farmaco privo di effetti collaterali (in particolare è epatotossico e può determinare depressione dell’attività del midollo osseo. Altro farmaco utilizzabile è la ciclosporina . Cordiali saluti   Dott. Fabio Maria Aleandri     Medico Veterinario

 

 

 

 

 

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Foto: Thinkstock

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