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Il pesce neon

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Da sempre uno dei pesci di branco più diffuso nei nostri acquari, il pesce Neon (nome scientifico Paracheirodon Innesi) deve il suo nome alla banda laterale luminescente del suo corpo.

Si tratta di un pesce noto soprattutto per la tendenza a radunarsi in branchi e nuotare all’unisono, formando così un specie di onda colorata molto suggestiva. Questo comportamento si ha specialmente nei primi tempi di adattamento e in caso di pericolo.

Il Neon presenta un corpo affusolato con base di colore grigia: a questa si aggiungono una banda rossa nella parte ventrale del pesce fino a circa metà del corpo e una banda luminescente nella parte centrale. Vive prevalentemente nelle acqua scorrevoli tipiche delle zone amazzoniche, preferendo acque acide (è stato ritrovato in natura in acque con ph tra il 5.0 ed il 7.0) e tenere, con temperature oscillanti tra i 22 e i 26 gradi e con luce non troppo forte. Gli anni di allevamento ne hanno aumentato la tolleranza a valori diversi, soprattutto per quanto riguarda la durezza, anche se è sempre consigliabile non discostarsi troppo dai valori tipici del suo biotopo.

Il suo comportamento pacifico e le sue dimensioni ridotte (circa 3-4 cm) lo rendono adatto alle vasche di comunità, dove è comunque sconsigliata la presenza di pesci di grosse dimensioni, che potrebbero cibarsi del Neon in caso di stress o fame. Inoltre sono carnivori, come tutti i Caracidi, e formidabili predatori di avannotti, sia propri che di altre specie: nel caso in cui si cerchi la riproduzione di una particolare razza, questi non sono i migliori coinquilini possibili. Si consiglia un’alimentazione a base di mangime secco a base di larve di zanzare, dafnie o artemie.

L’allevamento del Neon deve essere effettuato in branchi di almeno 8-10 esemplari, dato che l’introduzione in vasca di un numero minore di pesci può evidenziarne la timidezza, rendendoli paurosi e timidi. La riproduzione risulta di media difficoltà: la coppia che si forma si allontana dal gruppo (la femmina è riconoscibile in quanto più gonfia e massiccia del maschio) e inizia i giochi amorosi. A questo punto è consigliabile isolare la coppia di riproduttori in una vasca con durezza attorno ai 5° dGh e temperatura sui 25°, con piante galleggianti, muschi e luce ridotta al minimo.

La deposizione viene fatta tra piante e muschi, dove il maschio feconda le uova: a questo punto gli adulti devono essere rimossi, in quanto non si curano della prole e potrebbero, al contrario, mangiare uova e avannotti.

La schiusa avviene in circa 24 ore, dopo le quali i nuovi nati devono essere alimentati con infusori (microorganismi che si cibano di batteri e piccole alghe), per poi passare a naupli di artemia quando le dimensioni saranno maggiori.

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