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Gatto Norvegese, un regalo per chi soffre di allergia

gatto norvegese delle foreste cure foto
Il gatto norvegese delle foreste è un micio a pelo semilungo, di grandi dimensioni. E’ un abile cacciatore ed un affettuoso animale domestico.

Il gatto Norvegese delle Foreste è anallergico? Ovvero è la soluzione o il giusto regalo per chi ama i gatti ma soffre di allergia? Da tempo, le statistiche, circa la vita vissuta e qualche studio hanno evidenziato che il gatto Norvegese, nonostante il pelo folto e semi- lungo, effettivamente non crea disturbi a chi soffre di allergia. Eppure non esiste ancora una conferma scientifica che elegga questo micio (o altri considerati con le medesime caratteristiche) come un vero gatto anallergico. Insomma vi è un’evidenza scientifico-statistica, ma non ancora una conferma vera e propria. E’ stato comunque anche scoperto il meccanismo, per il quale questo gatto provoca meno disturbi in caso di allergia.

Da qui si evince anche una sostanziale differenza alle varie forme di allergia nell’essere umano. Questi infatti non sono reattivi al felino di per se stesso, ma a una proteina contenuta nella sua saliva (ed urina) che, durante le fasi di pulizia quotidiana passa dunque sul pelo: la proteina in questione, la Fel D1 nel Norvegese sembrerebbe leggermente diversa dalla norma e comunque prodotta dagli ormoni in quantità minori. Le medesime caratteristiche sembrano caratterizzare anche il gatto Siberiano. Dunque non si tratta di una leggenda metropolitana, il gatto Norvegese delle Foreste può essere considerato un gatto anallergico (così come il Cane d’Acqua Portoghese, quello preso dal presidente Obama quattro anni fa come First Dog, proprio perché la figlia soffriva di allergia), ma tutto è sempre molto soggettivo, dipende effettivamente dal tipo di allergia di cui si soffre (se è agli acari che si stabiliscono sul pelo del gatto ad esempio, la reazione allergica) può o meno esserci, e riguarderebbe anche questa razza, oppure essere totalmente assente se il gatto è tenuto sempre in casa.

Onde evitare problemi dunque, se si desidera profondamente condividere la propria vita con un gatto occorre stabilire con un medico e dei test specifici quale allergene scatena reazioni e poi testare eventualmente il gatto Norvegese. Come? Recandosi da un allevatore che abbia gatti di razza con pedigree (se non è confermata la razza, la sua particolarità genetica potrebbe non esserci), soggiornare un’oretta nell’ambiente con uno o più gatti, magari prendendolo anche in braccio e ripetere la visita più di una volta. In questo modo si evita di acquistare un gatto e riportarlo poi al mittente, cosa spiacevole per tutti a partire dal micio, oltre che rischi per la salute.

Foto: Thinkstock

 

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