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Il gatto dipinto di rosa: quando la moda diventa mania

La notizia è di qualche giorno fa e, del resto, non si tratta del primo caso e nemmeno dell’ultimo, per cui più che raccontare la storia di un evento al limite dello stravagante, è più interessante indagare sulle ragioni che portano una persona a colorare letteralmente la propria vita e il proprio pet di un colore acceso. Nello specifico e come è facile prevedere quando si tratta di una donna fashion e alla moda, la gradazione cromatica in questione è il rosa e la “colpevole” sarebbe Hello Kitty!

Si, è quasi sempre lei, la gattina rosa che non ha bocca e voce perchè il suo creatore pensava alla sua figlioletta muta quando l’ha creata, a far impazzire le adolescenti e anche le ragazze ben più grandi. In Giappone e pure nel resto del mondo, quindi, i prodotti che riportano il disegno di quello che è diventato un vero e proprio marchio, riempiono le stanze anche con accessori dai prezzi incredibili e, quel che è peggio, catapultano le persone in un mondo tutto rosa nel vero senso della parola. Per questo, l’ennesima giovane presa da questa “sindrome da esistenza da cartone animato”, ha pensato che il proprio amato gatto stonasse un pò con quel suo pelo dal colore naturale. L’unica soluzione, era quella di “reinventarlo” e trasformarlo idealmente nel personaggio televisivo più amato di tutti i tempi e, ultimamente, tornato alla ribalta in modo più che prepotente. La protagonista della storia di chiama Natasha Gregory, 22enne inglese, che non ci ha pensato su due volte ed ha dipinto il gatto di rosa acceso.

Ovviamente la reazione delle associazioni animaliste di tutto il mondo non si è fatta attendere, anche se non è la prima persona che colora il micio di tale colore. Sempre in America, si sono visti gatti fucsia, bicolore e così via dicendo. La ragazza, comunque, con tutto il candore e l’innocenza della sua giovane età, è rimasta stupita ed è solo riuscita a replicare, senza capire il problema: “Ho letto le istruzioni sul colorante, e non c’era nulla di tossico o che poteva far male agli umani o agli animali”…

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