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Gatti, ci parlano?

I gatti ci parlano? Si può dire di sì, di certo tentano di comunicare con noi in qualsiasi modo. Ci capiscono? Questo non è detto, ancora non possiamo averne la certezza.

Nessuna prova scientifica della comprensione

Però notiamo spesso come i gatti, quando parliamo, tendano a risponderci con miagolii di diversa intensità. Di certo loro hanno ben presente quello che vogliono comunicarci, noi un po’ meno. Talvolta noi ci illudiamo che la loro sia una risposta diretta alla nostra comunicazione ma non è così. Di certo ancora non possiamo averne la certezza scientifica.

Vero è allo stesso modo che tra gatti e padroni si instaura un rapporto spesso fatto di piccoli gesti e suoni reciproci che consentono a entrambi di instaurare un rapporto di comprensione. Come esseri umani noi alla comunicazione verbale diamo un’importanza molto alta e tendiamo a proiettarla anche con i nostri animali domestici.

E se in qualche modo per qualche quanto riguarda il cane la scienza ci è venuta incontro e ci ha aiutato a capire che loro effettivamente ci capiscono a livello basilare, differente è la storia per quanto concerne i gatti.

Bisogna partire da un presupposto: quando il gatto miagola, anche con noi, esprime un messaggio specifico. Osservandolo noi possiamo imparare a capire cosa vuole intendere e comportarci di conseguenza. La situazione si fa differente spesso quando in realtà instauriamo un dialogo. Abbiamo l’impressione che questo ci sia ma non è possibile provare che questo effettivamente avvenga.

Gatti sanno riconoscere il proprio nome

Certo, quando vediamo che il gatto sia capace di riconoscere il proprio nome, ci raggiunge o sembra collegare determinate azioni ad alcune nostre parole la tentazione di pensare che stiamo dialogando è tanta. Ma al contempo non abbiamo la certezza che le stesse parole dette da qualcun altro possano avere lo stesso effetto.

Non solo: è possibile sostenere che i gatti sappiano riconoscere delle singole parole ma la comprensione di un discorso più ampio è tutt’altra questione.

Perché allora ci rispondono quando parliamo loro alcune volte? Semplice: è coinvolta la domesticazione e il loro vivere con noi. Sanno che gli esseri umani rispondono al miagolio dando alloro tutta la propria attenzione. Sappiamo anche che hanno imparato a simulare le frequenze del pianto del neonato per attirarne ancora di più.

Secondo gli scienziati quello che è possibile dire è che il gatto quando ci risponde ha capito che noi vogliamo interagire e quindi in qualche modo ci sta dicendo qualcosa.

Il problema è che noi non sappiamo cosa. E a loro va bene lo stesso qualsiasi interpretazione noi diamo a quel miagolio.

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