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Filariosi cardiopolmonare nei cani: prevenzione, cura ed aree a rischio filaria

Torniamo a parlarvi come promesso della filariosi cardiopolmonare nei cani, malattia molto pericolosa provocata dal parassita della filaria. Si tratta di un vero e proprio vermetto che può raggiungere anche i 30 cm di lunghezza e si stabilizza nel cuore e nei polmoni dei nostri amici a quattro zampe. Sappiamo che il contagio avviene da animale malato a sano attraverso la puntura di una qualunque zanzara. Questo ci fa capire come la prevenzione sia importante per salvaguardare la salute dei cani. Leggete tutto l’articolo e scoprirete come fare.

Le zone ed i periodi a rischio di contrarre la filaria

Per prevenire la filaria e la filariosi occorrerebbe evitare le zanzare, cosa ormai impossibile, data la loro presenza in quasi tutto il nostro territorio, ogni giorno dell’anno. Alcuni fattori sono però indicativi del rischio. Dalla primavera all’autunno c’è una maggiore incidenza di zanzare; nelle aeree umide e con acque stagnanti si riproducono più facilmente, quindi ve ne sono di più; se nelle vicinanze di casa vi sono cani affetti da filariosi, aumenta il rischio di infestazione; in particolare la filaria è diffusa in alcune zone del centro-nord dell’Italia, Pianura Padana, Emilia Romagna  Toscana ed in Sardegna (in realtà in tutto il bacino del Mediterraneo e nel resto del mondo) con maggiore prevalenza nelle coste. Dunque se abitate in una di queste aree o intendete andarci col vostro cane anche per una breve vacanza parlatene al vostro veterinario che vi consiglierà la giusta profilassi.

La prevenzione della filaria e della filariosi

Per prevenire la malattia esistono in commercio numerosi farmaci. Agiscono tutti sulle microfilarie (le larve del parassita), evitando che diventino adulte e si diffondano. Vi sono compresse da somministrare mensilmente a casa, con una profilassi che inizia un mese prima dell’arrivo delle zanzare e termina un mese dopo la loro scomparsa (a seconda dei luoghi 8-9 mesi l’anno). In alternative esistono iniezioni che possono somministrare solo i veterinari, una volta l’anno (il cane deve aver compiuto almeno 6 mesi/1 anno) e delle fialette da applicare sulla cute.  Non si tratta di vaccini veri e propri, ma di medicinali capaci di uccidere le eventuali larve presenti.

La cura per la filariosi

La cura per la filariosi, come abbiamo detto non è impossibile, ma molto dipende dalla diagnosi, se è stata tardiva oppure no (nb la diagnosi si fa con un’analisi del sangue che individua la presenza delle microfilarie). Di certo si tratta di una terapia molto complicata, lunga e costosa, che può avere i suoi effetti collaterali e che soprattutto tende ad eliminare il parassita adulto, ma non può guarire i danni effettuati da questo al cuore e ai polmoni. In alcuni particolarissimi casi si può tentare la chirurgia, ma in genere si usano dei farmaci a base di arsenico (gli unici in grado di uccidere la filaria adulta), pericolosi, anche perché l’inoculazione mette il cane a rischio di embolia. Dunque la prevenzione rimane sempre l’arma migliore.

Per approfondire l’argomento della filariosi potete leggere anche il post “Filariosi (o filaria) nei cani, cos’è, come si trasmette, il ciclo evolutivo ed i sintomi“.

 

 

 

 

 

 

 

2 commenti su “Filariosi cardiopolmonare nei cani: prevenzione, cura ed aree a rischio filaria”

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