Gatti che si credono cani

cani e gattiGatti che si credono cani, sembra il titolo di un film. In realtà è un atteggiamento molto diffuso tra i nostri amici felini che evadono spesso dallo stereotipo gatto e vestono i panni del quadrupede antagonista. Lo stereotipo, ovviamente, lo abbiamo costruito noi e vuole il gatto freddo, distante, interessato solo al cibo ed alle coccole, indipendente, opportunista. Ma è davvero così? Io stessa posso testimoniare che i miei gatti rispondono ai richiami anche quando non è l’ora della pappa.

E non sono affatto insensibili come si crede. Magari non scodinzolano e non fanno le feste, ma riescono comunque a trasmettere calore e lealtà. A pensarla così sono anche gli interpellati di un sondaggio realizzato da Petplace.com che hanno elencato tutti gli atteggiamenti, solitamente attribuiti al cane, che assumono anche i loro gatti.

Le regole per i gatti che vivono nelle colonie feline condominiali

colonie feline condominiali

Dopo le regole che dovrebbe rispettare un buon padrone di cane che abita in condominio, arriva anche il decalogo delle buone maniere del gatto; del resto, non è una novità: è risaputo che la maggior parte delle liti tra condomini avvengono proprio a causa degli animali domestici.

Ciò non dovrebbe meravigliare nessuno, soprattutto considerati i numeri, dato che si parla di 300mila colonie feline situate nei condomini; inoltre l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambienti, ha reso noto che agli sportelli dell’associazione sono arrivate oltre 5.000 richieste di consulenza legale; ecco perché l’Aidaa ha deciso di stilare un elenco di regole atte a salvaguardare la tranquillità del gatto e quella degli umani.

Innanzi tutto, grazie alle legge 281 del 1991, i gatti che vivono negli spazi condominiali hanno il diritto di territorialità, al libero transito, quello al ricovero e all’alimentazione, e non possono essere spostati se non per motivi sanitari. È assolutamente vietato, e in questo caso non servirebbe una legge ma basterebbe il buon senso, maltrattare, spaventare, ferire o uccidere i gatti in nessun modo, e se ciò accade, è perseguibile penalmente anche con la reclusione fino a 2 anni.

Il dvd-sitter, per cani e gatti soli a casa (video)

gatto davanti alla tvSicuramente avrete visto tutti Avatar, il colossal di James Cameron che ha fatto parlare di sé prima, durante e dopo l’uscita, nel 2009 (nelle sale italiane a gennaio 2010). Un film incredibile, non c’è alcun dubbio. E anche molto lungo. Dura quasi tre ore. Anche se il tempo trascorre abbastanza velocemente mentre ci si diverte. Per i nostri amici a quattro zampe rimasti a casa, però, le ore senza di noi, soprattutto alla sera, quando sono abituati ad averci a loro disposizione per le coccole davanti alla tv, non trascorrono alla stessa velocità.

La maggior parte dei cani e dei gatti non ama essere lasciata da sola in casa. E se portassimo anche loro al cinema? Ovvero se portassimo il cinema a casa da loro? Si chiama Cat Dvd sitter ed è il primo film prodotto esclusivamente per i gatti.

Come gestire il pasto quotidiano di un animale domestico

cagnolino

Un animale domestico, soprattutto se cucciolo, ha bisogno di molte cure a cominciare dall’attenzione nel settore alimentare. Dalle prime settimane e fino all’età quasi adulta, ad esempio, bisognerà farlo mangiare per tre volte al giorno, per poi passare, piano piano, a due. E’ bene evitare, invece, di fornirgli un solo e abbondante pasto, perchè questo affaticherebbe il suo apparato digerente, ancora fragile ed, inoltre, potrebbe creare qualche scompenso a livello di metabolismo. L’animale, in questo modo, infatti, sarebbe costretto a rimanere a lungo a digiuno forzato con probabile insorgenza di acidità gastrica o cali glicemici, come confermano anche i veterinari. Si consiglia, inoltre, di abbinare alla pappa anche degli alimenti confezionati in crocchette di buona qualità, per fornirgli il giusto equilibrio nutritivo, indispensabile a mantenere una buona salute e, quindi, ad aumentare la sua aspettativa di vita.

Cura della pelle nel gatto

gatto a pelo lungoLa pelle è fondamentale per i gatti come lo é per noi umani: lo strato epidermico protegge il corpo da lesioni e infezioni, aiuta a controllare la temperatura corporea, isola dagli sbalzi di temperatura, e funge da serbatoio di sostanze nutritive importanti.
Si rivela essenziale dunque mantenere la cute dei nostri amici a quattro zampe in buona salute.

Ma qual è il modo migliore per proteggere dalle malattie la pelle del nostro gatto?
Stando al parere dei veterinari, uno dei modi migliori per farlo è attraverso l’aggiunta alla dieta del gatto di acidi grassi omega-3 e acidi grassi Omega-6.

Gatto: le caratteristiche fisiche condizionano la personalità

gatto

La personalità di un gatto è strettamente legata ai tratti somatici: così un micio più muscoloso apparirà meno vivace e, al contrario, uno longilineo sarà scattante e discolo. La forma del corpo e del muso, ancora, sono fondamentali non soltanto per valutarne razza e bellezza, ma anche per tentare di prevedere quale sarà il carattere nel corso della sua vita. E’ vero anche, però, che la provenienza geografica può contribuire in questo senso e i cuccioli dotati di caratteristiche fisiche robuste, arrivano da climi freddi, come nel caso dei Persiani, con la testa grande ed il muso corto, oltre che una coda dal pelo molto folto. I gatti orientali, dove le temperature sono particolarmente alte, hanno zampe sottili e un peso irrisorio, una testa triangolare e orecchie e occhi obliqui. I felini che, invece, presentano segni intermedi, sono detti semistranieri e sono snelli e muscolosi.

Anche i gatti soffrono lo stress (fotogallery)

gatto stressato treChi ha sofferto di stress ne conosce gli effetti debilitanti sulla salute e sulla qualità della vita. Lo stress nei gatti agisce più o meno allo stesso modo, e non solo può esacerbare malattie già presenti, ma può altresì portare a una serie di disturbi comportamentali, come aggressività, fuga, depressione, defecazione in luoghi inappropriati, al di fuori dalla lettiera, autolesionismo (i gatti arrivano persino a strapparsi il pelo se sono stressati).

In caso di problemi comportamentali che si manifestino improvvisamente, noi proprietari di gatti dobbiamo imparare a distinguere i sintomi derivanti da problemi di salute (come ad esempio nel caso di defecazione inappropriata le infezioni del tratto urinario) dai fattori esterni, come lo stress, derivante ad esempio da cambiamenti nell’ambiente e nella routine del gatto.
Non sempre é facile, soprattutto se si é alle prime armi con i gatti.
Prenderemo in esame alcune delle cause di stress nei gatti, i sintomi, e le soluzioni per aiutare i nostri gatti a ritrovare l’equilibrio perduto.

Tessa, micio bon ton (Video)

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Tessa è un gatto veramente particolare: infatti è un esperto di bon ton. È l’unico gatto che mangia con le posate e le bacchette tipiche dei cinesi, ma non solo: Tessa si lava anche le zampine prima di iniziare a mangiare. La sua padrona, Faye Murrel, ha dichiarato di aver insegnato a Tessa a comportarsi in modo educato dopo che il figlio era andato via da casa: in due a tavola, dopo anni in cui erano stati in tre, si stava troppo larghi, per questo la signora ha deciso di insegnare al gatto a stare a tavola.

Tessa ha imparato ad usare le bacchette cinesi durante un viaggio in Oriente fatto con i suoi padroni. Nel video che vi proponiamo, la mitica gattina Tessa in azione, seduta in maniera impeccabile a tavola, pronta a gustare la sua pappa con la posata in mano. Ops, in zampa!

Gatti, rimedi naturali per il naso chiuso

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Quando un gatto è ammalato, magari semplicemente raffreddato, i sintomi sono chiari a tutti perchè si nota subito una crosta negli occhi e sul naso e la sua aria assente. L’infiammazione va pulita prima possibile con un panno umido e caldo, delicatamente e, intanto, sarà bene preparargli un lettino caldo e accogliente. Per i padroni apprensivi, già queste piccole manifestazioni di malessere, possono destare delle preoccupazioni, ma alla fine basta qualche rimedio naturale per far ritornare la situazione alla normalità. E’ chiaro che se il micio continua a non riprendersi, è il caso di portarlo da un veterinario ed accertarsi che non abbia contratto qualche infezione o malattia che richiedono altri tipi di cure.

Sposare il proprio animale domestico

gatta sposaL’amore per gli animali (o piuttosto la solitudine?) può spingersi davvero oltre: lo abbiamo visto nel caso della gattofila siberiana che vive in casa con centotrenta gatti. Ma c’è chi riesce a fare ancora di più: sposare il proprio animale domestico.

Un matrimonio sul capezzale, in procinto di morte, di quelli scontati e strappalacrime che capita di vedere in certi film. Tutto banalmente nella norma, dunque, se non fosse che marito e moglie appartengono a specie diverse. E’ successo a Berlino, in Germania, dove Uwe Mitzscherlich, un postino di 39 anni, è convolato a (giuste?) nozze con il suo gatto dopo che il veterinario lo aveva ormai dato per spacciato, a causa di patologie associate all’asma ed all’obesità.

L’influenza dei gatti e i rimedi per curarla

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Il virus delle vie respiratorie, colpisce maggiormente i felini piuttosto che i cani e, per questo,  è più conosciuta con il termine influenza dei gatti. I sintomi sono chiari ed è subito molto semplice per un veterinario comprendere quale disturbo assilli il micio, in quanto si  presenta con congestione, febbre, perdita di appetito, letargia, starnuti, naso e occhi gocciolanti. Come sempre, per evitare che un animale si ammali, regola adatta pure per l’uomo, vale il detto “meglio prevenire che curare” e, quindi, bisogna cercare di farlo mantenere in buona salute, in modo che rafforzandosi il sistema immunitario sia meno semplice prendere delle infezioni. Quando comincia ad apparire annoiato, inoltre, è meglio controllare che si senta bene, per evitare che sopraggiungano più temibili bronchiti.

Due pasti al giorno per il micio

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Due pasti al giorno per il gatto sono l’ideale, uno la mattina e l’altro la sera, ma è sempre meglio evitare gli alimentatori automatici. E’ più efficace per la dieta, invece, mettere la ciotola nel punto dove gusta di solito la sua pappa e ritirarla dopo mezz’ora, in questo modo riuscirà anche a capire meglio che il cibo non è sempre a sua disposizione. Quest’ultimo va servito a temperatura ambiente, in contenitori di acciaio inox o di ceramica. Quelli in plastica, infatti, qualche volta rilasciano molecole tossiche.

Un ambiente sicuro e sano per il gatto

gattoLa natura del gatto è misteriosa quanto indipendente, ma anche un felino abituato a cavarsela da solo, di solito, ha molto bisogno di cure e affetto. Per questo quando si decide di allevarne uno, bisogna adeguare la propria casa al nuovo ospite ed evitare così che possa correre il rischio di farsi male o di non trovarsi a proprio agio. Piccoli dettagli che renderanno questo amico a quattro zampe, ben presto, da timido estraneo a componente del nucleo familiare e lo faranno crescere felice e in salute.

Centotrenta gatti in un appartamento (video)

centotrenta gatti appartamentoQualche tempo fa vi abbiamo parlato di una signora italiana che vive con ben 23 gatti nel suo appartamento. Una situazione straordinaria, non c’è alcun dubbio, che mi stupì non poco. Provate dunque ad immaginare la mia reazione ancora più stupita ed incredula quando mi ritrovo nella mail la newsletter del dottor Jon di Petplace che mi invita a visionare il video di una donna di cinquant’anni che in Siberia vive in un appartamento con ben 130 gatti. Surreale, vero?

Anche dopo aver visto il video, è difficile immaginarsi realmente come deve vivere questa gattofila. Ma è davvero amore per i gatti in questo caso?
Difficile credere che possa esistere e soprattutto funzionare una convivenza simile. Eppure, il video non mente.