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Cani, meno intelligenti per colpa dell’uomo

L’uomo nuoce, anche gravemente, all’intelligenza del cane. La frase suona forse un po’ forte e colpisce l’orgoglio bipede, ma svela in soldoni e senza mezzi termini l’esito di uno studio condotto da Monique Udell, ricercatrice americana dell’università dell’Oregon. Migliaia d’anni di vita addomesticata hanno reso i nostri amici a quattro zampe troppo dipendenti da noi, pigri, meno lesti e veloci dei loro fratelli selvatici. Lo dimostrano i test di valutazione comportamentale a cui la studiosa ha sottoposto simultaneamente 10 cani domestici, 10 lupi e 10 cani provenienti da rifugi.

Cani meno intelligenti per colpa uomo

Fido si affida troppo al suo accompagnatore umano aspettando il suo aiuto: lo studio appena pubblicato dalla Royal Society arriva a questa conclusione. Già perché 10 cani domestici, 10 lupi allevati dall’uomo e 10 cani provenienti da rifugi messi di fronte a una prova complessa, conquistare una salsiccia posta in un contenitore chiuso da un coperchio collegato a una corda, hanno reagito diversamente. I lupi hanno avuto il miglior risultato: 8 su 10 hanno conquistato la preda. Invece solo un cane su 20 ce l’ha fatta; gli altri aspettavano l’aiuto dell’uomo e  quando non c’è stato, hanno rinunciato.

Il punto è che i lupi hanno conservato un comportamento naturale e seguito il proprio istinto; i cani, invece, sono rimasti in attesa di un comando. Dal test, allora, risultano meno svegli dei lupi, però li salva l’intelligenza sviluppata  nella relazione con l’umano. Alla fine però la ricercatrice, forse per non scatenare un putiferio, salva ‘capra e cavoli’: approfondirà la questione, generalizzare non va bene perché ogni cane ha la propria intelligenza, stile di vita, e il comportamento degli animali domestici è variabile.

Test o non test, meglio allora, per non far istupidire i nostri amici a quattro zampe, tener conto del monito dell’etologo Danilo Mainardi espresso nel libro Il cane secondo me : “Il bello dei cani è, che da loro si può ottenere, e con facilità, molto di più intellettualmente se non li si considera come semplici macchinette viventi, capaci solo di rispondere in maniera sensata associando risposte prefabbricate a premi o a punizioni”.

Fonte ansa.it

Foto credit Thinkstock

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