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Animali: il cane può visitare la padrona in ospedale

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Il Tribunale di Varese ha finalmente riconosciuto l’importanza giuridica del rapporto affettivo con il proprio cane o gatto: si tratta di una sentenza storica, che costituisce un importante precedente nel nostro paese, dove gli animali erano qualificati al pari di oggetti. La pronuncia del giudice tutelare varesotto prende spunto dalla vicenda di una signora che, entrata in un centro di assistenza anziani vietato agli animali, ha affidato il proprio cane ad un’amica, chiedendo di mantenere un rapporto stabile con l’animale e di poter regolamentare i compiti per la gestione dello stesso.

 

Il Giudice ha affrontato quindi la questione se l’interesse al rapporto con il cane giustifichi una specifica indicazione dei relativi e necessari adempimenti nel decreto di nomina dell’Amministratore di Sostegno: la risposta ovviamente è stata positiva. In tal modo la signora ha potuto regolare il rapporto dell’affidataria con il suo cane, garantendogli una maggior tutela. La pronuncia è incentrata sul fatto che il rapporto con il proprio animale da compagnia identifica un interesse a copertura costituzionale, come dimostrato dal fatto che esso è tutelato penalmente negli articoli 554 bis e seguenti.

La valenza della pronuncia del tribunale di Varese ha ampia portata soprattutto in ambito matrimoniale (nel caso di separazioni e divorzi) dove i Giudici dovranno tenere conto dell’esigenza di regolamentazione del rapporto con l’animale domestico, che sia oggetto di contesa, e ancora nell’ambito della responsabilità extracontrattuale, dove la perdita di un pet non viene considerata risarcibile ex art. 2059 c.c. In sentenza si legge:

Nell’attuale ordinamento, il sentimento per gli animali ha protezione costituzionale e riconoscimento europeo cosicché deve essere riconosciuto un vero e proprio diritto soggettivo all’animale da compagnia; diritto che, quindi, va riconosciuto anche in capo all’anziano soggetto vulnerabile dove, ad esempio, nel caso di specie, tale soggetto esprima, fortemente, la voglia e il desiderio di continuare a poter frequentare il proprio cane.

Fonte: LAV

Foto credit: Thinkstock

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