Separazione coniugale e affidamento del cane

Jack Russell, mini dog, cani di piccola taglia, cane si morde la coda che fare

Richiesta di consulenza legale: Mi sto separando da mia moglie, non abbiamo figli ma un cagnolino di razza jack russel che amo molto. Non posso sopportare di separarmi da lui. Come posso ottenere l’affidamento del cane, anche condiviso?

cane si morde la coda che fare

Cani e separazioni, a chi va il pet di casa?

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Richiesta consulto legale

Ho un quesito relativo al mio cane di razza maltese, Winky. Il cane venne preso con la mia compagna nel 2011, e all’anagrafe canina venne intestato a lei. Ora purtroppo ci siamo separate e abbiamo deciso che Winky starà un po’ con me e un po’ con lei a casa dei suoi genitori. In questi anni mi sono presa cura economicamente sia di Winky che della mia compagna, in quanto rimasta senza lavoro, il cane è cresciuto a casa mia, sta bene lì, è abituata e credo che sia più giusto che viva nell’abitazione dove era abituata. Negli ultimi giorni poi la mia ex compagna non sta rispettando molto gli accordi presi, il cane è sempre con me. La residenza di Winky è presso la mia abitazione in quanto non è mai stata spostata, come potrei fare per riuscire a fare il passaggio di proprietà del cane?

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Affidamento del gatto nella separazione tra coniugi

Affidamento del gatto

Affidamento del gatto

Il Tribunale di Milano ha emesso un provvedimento importante, destinato a fare scuola, relativamente all’affidamento del gatto nel caso della separazione tra i coniugi. In particolare, il 13 marzo 2013 la sezione IX del predetto Tribunale, ha affermato che l’affidamento del gatto segue la tutela del figlio minore presente nel nucleo famigliare: in sostanza il gatto va dove va il bambino. Si tratta di una novità assoluta, che pone le basi di quello che è un vero e proprio affido degli animali domestici. Ma vediamo meglio quali sono i presupposti individuati dall’organo giudiziario.

Animali: il cane può visitare la padrona in ospedale

diritti animali domestici

diritti animali domestici

Il Tribunale di Varese ha finalmente riconosciuto l’importanza giuridica del rapporto affettivo con il proprio cane o gatto: si tratta di una sentenza storica, che costituisce un importante precedente nel nostro paese, dove gli animali erano qualificati al pari di oggetti. La pronuncia del giudice tutelare varesotto prende spunto dalla vicenda di una signora che, entrata in un centro di assistenza anziani vietato agli animali, ha affidato il proprio cane ad un’amica, chiedendo di mantenere un rapporto stabile con l’animale e di poter regolamentare i compiti per la gestione dello stesso.

 

Animali contesi in caso di eredità o separazione: come fare?

rapporto cane

Oggi cari lettori di Tutto Zampe ci occupiamo di un problema sempre più sentito in Italia, cioè l’affidamento degli amici animali in caso di morte o separazione dei coniugi: a chi vanno cani e gatti? Come è possibile dividerli tra i coniugi, se entrambi li vogliono tenere con se? Cercheremo di dare delle risposte ai quesiti più comuni. Per prima cosa analizziamo il caso di decesso del proprietario del cane con successione ai figli o al coniugi rimasto vedovo: in tal caso anche la suprema corte ha evidenziato come si debba privilegiare l’interesse materiale e spirituale-affettivo dell’animale conteso.

Al cinema con il cane

Cinema Cane

Cinema CaneSabato sera quando esco con gli amici per andare al Cinema devo lasciare il pelosino a casa – a tenere compagnia ai nonni – mi piange sempre il cuore. A seconda del film il cinema può essere un ambiente rumoroso o estremamente silenzioso e ho sempre immaginato una serata al cinema con il mio cane come un incubo che potesse mettere alla prova il suo sensibile udito o vederlo sacrificato in un angolino in silenzio. La creazione di un cinema all’aperto, nella città di Ovada, che permette di vedere i film insieme ai propri cani mi contraddice, andiamo a vedere di cosa si tratta.

Animali domestici, vittime innocenti di separazioni e divorzi

animali trauma divorzio proprietariLa separazione e il divorzio dal coniuge o dal convivente sono momenti difficilissimi nell’esistenza di una persona. Se poi ci sono di mezzo figli il rischio di provocare traumi familiari è altissimo. Ma che dire degli animali domestici? Forse appare difficile pensare a cani e gatti in un momento simile della propria vita, ma fanno anch’essi parte della famiglia. E soffrono la perdita di un membro della casa. 

La morte del padrone o l’allontanamento di un familiare provocano nel cane e nel gatto lo stesso genere di trauma, perchè significano entrambi la stessa cosa per l’animale: la perdita di un punto di riferimento importante, cui dare e da cui ricevere attenzioni, affetto e amore. Molto spesso quando  ci si separa, il cane o il gatto sono ricordi troppo dolorosi, ci rammentano quando li abbiamo scelti insieme al nostro partner. Ma abbandonarli non è una soluzione. E neanche regalarli a qualcun’altro. Nè lo è escluderli completamente dalla vita dell’uno o dell’altro coniuge.