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Tartarughe, provano sentimenti?

Le tartarughe provano sentimenti? È una domanda che gli scienziati si sono posti e alla quale un recente studio dà una risposta abbastanza completa. Scopriamola insieme.

Tartarughe provano emozioni

Per molto tempo le tartarughe hanno fatto parte di quella classe di animali che noi abbiamo sempre considerato privi di sentimenti. Eppure, una ricerca condotta sul tema ci insegna che, in particolare, questi rettili siano in grado di sperimentare stati d’animo ed emozioni come ansia e ottimismo.

A quanto pare ci assomigliano più di quanto avremmo mai pensato. Ecco quindi che considerare freddi, a livello emotivo, questi animali è un errore che dobbiamo correggere. Eravamo convinti che fosse solo l’istinto a muovere rettili come le tartarughe: un pensiero confutato dallo studio condotto dall’Università di Lincoln, nel Regno Unito, che ha dimostrato come le tartarughe siano in grado di provare sentimenti, al pari di altri mammiferi e in modo simile all’uomo.

La ricerca, pubblicata sulla rivista Animal Cognition, si è basata su un campione composto da 15 testuggini dalle zampe rosse, una specie proveniente dal Sud America, in via d’estinzione ma molto diffusa in cattività come animale da compagnia. Sottoposte al Cognitive bias test, usato per analizzare la psicologia umana e la cognizione animale, è stato possibile notare come queste tartarughe sperimentino stati emotivi.

Rettili ottimisti o pessimisti a seconda delle condizioni

Come? Analizzando la loro risposta a situazioni ambigue in base allo stato emotivo di fondo, per capire se vi fosse una reazione ottimista o pessimista. È stato osservato che le tartarughe che vivevano in ambienti ricchi di possibilità di esplorazione, interazioni con i propri simili e stimoli sensoriali, mostravano risposte più ottimiste nella valutazione delle diverse situazioni.

Allo stesso tempo, gli esemplari più ottimisti sono anche risultati meno nervosi o ansiosi davanti ad ambienti e oggetti sconosciuti. Sono stati in grado di mantenere, quindi, uno stato d’animo positivo. Questo elemento rafforza l’idea che le tartarughe siano in grado di provare emozioni profonde e non solamente reazioni istintive dettate dalla situazione.

È evidente che ci troviamo davanti a una scoperta che porta con sé non solo implicazioni importanti dal punto di vista scientifico, ma soprattutto da quello etico. Tornando indietro nel tempo, a centinaia di milioni di anni fa, quando l’evoluzione delle varie specie si è separata, la presenza della capacità di provare sentimenti ci porta a pensare che il vivere emozioni (come lo intendiamo noi umani) possa essere molto più diffuso di quanto crediamo.

Ecco quindi che anche il nostro comportamento con le tartarughe e con altri rettili in cattività è in grado di influenzare, secondo gli esperti, il loro stato emotivo.

 

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