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Cani randagi bruciati vivi vittime degli Europei 2012

cani randagi bruciati viviIl brutto vizio di noi uomini è metterci al centro del mondo e pensare che ci sia permesso uccidere degli animali per divertimento cacciandoli, mangiandoli o, ancora peggio, per un avvenimento sportivo. Ne sono convinti anche gli organizzatori degli europei di calcio Polonia-Ucraina 2012 che non hanno minimamente pensato al benessere degli animali ma al benessere delle persone sugli spalti dei loro stadi.

La città che ospiterà l’evento sportivo è nel pieno delle preparazioni per accogliere milioni di persone pronte ad assistere al torneo di calcio. Vengono stanziati soldi per rimodernare le strade, si ristrutturano gli edifici e si potenzia il servizio di pulizia. E proprio nel servizio di pulizia è stato incluso anche lo sterminio di cani randagi. Avete letto bene, i trovatelli pelosi vengono considerati un malcostume così le istituzioni stanno provvedendo ad uccidere i cani randagi in una maniera disumana.

L’iter è quello di raccoglierli per strada e gettarli in forni crematori “mobili” situati all’interno di camion, un gesto atroce visto che i cani non vengono nemmeno addormentati. Il presidente dell’Enpa afferma:

Calciatori, tifosi e appassionati di sport devono sapere che le autorità ucraine stanno attuando una vera politica di sistematico sterminio dei trovatelli. Chiunque il 1° luglio 2012 solleverà la coppa nello stadio di Kiev, deve sapere che il prestigioso trofeo è macchiato dal sangue di migliaia di cani randagi.

Enpa ha prontamente inviato una lettera ai 16 capitani delle nazionali europee qualificate per Polonia-Ucraina 2012, con l’invito di opporsi a questo sterminio a scopo di lucro. Non restiamo fermi e firmiamo tutti la petizione online contro questo massacro dei randagi in Ucraina e in Polonia, boicottiamo tale gesto e tutte le squadre che, consapevoli di questo atroce gesto, parteciperanno ai mondiali senza far nulla.

Oltre l’Enpa anche Aidaa ha sollevato una denuncia per questi massacri che avvengono in Ucraina, oltre che in Spagna e Romania. Voci di corridoio però smentirebbero quanto appena scritto per quanto riguarda la Polonia, mentre rimangono confermate, e documentate da un video, per l’Ucraina. Seguiteci, anche con il comodo feed rss di TuttoZampe, per tenervi aggiornati sulla vicenda.

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