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Vacanze con gli animali domestici, la sicurezza del cane (parte due)

cane al mareProseguiamo con la seconda parte della nostra guida alla sicurezza del cane in vacanza, vicino ai corsi d’acqua. Parleremo di pesca e nuoto, due attività praticate spesso d’estate.
Se portate il cane a pescare con voi, occhio che non inghiotta l’amo, attirato dall’esca appetitosa. Correte dal veterinario se l’amo è rimasto infilzato nella gola del cane e fate attenzione a non peggiorare la situazione tirando verso di voi e compromettendo la già delicata situazione.

Per quanto riguarda il nuoto, ci sono più considerazioni da fare, in base anche al corso d’acqua prescelto. Il vostro cane può essere un nuotatore eccellente, ma l’età, la sua condizione fisica, le maree e altri fattori possono subordinare l’esercizio ed il piacere ad un pericolo.

Non gettate mai bruscamente il vostro cane in piscina, pensando sia in grado di nuotare e se la sappia cavare. Potrebbe andare in panico e annegare prima che abbiate la possibilità di salvarlo. Se cade, il cane può non essere in grado di risalire da solo, così si dovrebbero osservare le norme di sicurezza della piscina come si farebbe con un bambino.

Per quanto riguarda il nuoto in laghi e stagni, sarebbe meglio evitare del tutto che il cane entri in acqua, a meno che il vostro comune non ha approvato l’area per la balneazione, ivi inclusi i cani. La massa d’acqua potrebbe contenere batteri dannosi o alghe. Inoltre, laghi e stagni possono essere più profondi di quanto non appaiano, e molti hanno fondi scivolosi e acque pesanti che possono compromettere la capacità di rimanere a galla.

Nell’oceano, nel mare e nei corsi d’acqua più lunghi e grandi, è bene essere a conoscenza di correnti, sottocorrenti e vortici e stare in guardia. Entrambi possono portare il vostro cane lontano dalla riva, a dispetto dei suoi migliori sforzi per rimanere a galla e vicino la riva. Queste correnti, inoltre, possono rapidamente stancarlo e stremarlo.
Infine, se portate il vostro cane in barca, abbiate sempre cura di mettergli un giubbotto di salvataggio omologato per i cani, nel caso in cui si sporga e cada accidentalmente in acqua o si tuffi spontaneamente per rinfrescarsi.

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