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Uccide il cane del datore di lavoro, tradito dalle telecamere

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A Sassari un operaio, a detta dei suoi colleghi, irreprensibile, ha preso ripetutamente a calci la cagnolina del suo datore di lavoro, fino a farla stramazzare al suolo in una pozza di sangue. Il povero cane, un incrocio di Yorkshire, era stato trovato in strada e accolto con tanto amore. Si chiamava Ciccetta, e non meritava quella fine.

La cagnolina, nel tentativo di salvarsi, aveva provato a rifugiarsi sotto una scrivania e a scappare. L’operario l’ha inseguita e l’ha presa a calci, lasciandola in un angolo, in fin di vita. Credeva fosse morta, ma il giorno dopo scopre che Ciccetta è ancora viva, così decide di darle il colpo di grazia, e mentre le telecamere continuano a riprendere, afferra una grossa pietra e la scaraventa sul cane, spaccandole la testa.

L’uomo, poi, armato di guanti e detergente, pulisce tutto e ha sistemato i resti della cagnolina in una busta di plastica, che è finita in un campo vicino. L’operaio torna al suo lavoro come se nulla fosse mai accaduto, ma presto l’assenza di Ciccetta viene notata. La cosa desta sospetto, anche perché in ditta ci sono anche i suoi cuccioli, dai quali non si sarebbe mai allontanata. La mattina trascorre con apprensione, poi nel pomeriggio, l’amara scoperta.

Le telecamere di sicurezza, infatti, hanno smascherato l’operaio. I filmati sono stati consegnati alla Questura e ora rischia di finire sotto processo per gravi maltrattamenti sugli animali, un reato punibile con la reclusione da 4 mesi a 2 due anni. Nel frattempo è stato licenziato in tronco.

Come ha riferito il titolare dell’azienda:

Un racconto incredibile. Eravamo stati assieme tutta la mattina, non aveva fatto trapelare niente. Una persona di fiducia da anni e poi, cosa aveva fatto di male la cagnolina? Era ben voluta da tutti, non solo dai miei familiari, ma anche dai rappresentanti, dagli stessi operai. Ci stiamo tutti chiedendo il perché.

Ed è proprio il perché che, nonostante ci pensi e ci ripensi, continua a sfuggirmi e la rabbia mi sale. Posso solo sperare che la legge venga applicata, e che la faccenda non sia liquidata con la solita multa.

Via|GeaPress; Photo Credit|ThinkStock

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