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Torino, il padrone muore e il prete non fa entrare il cane in chiesa

 

I cani possono entrare in chiesa in casi eccezionali come funerali di persone anziane molto legate al proprio amico a 4 zampe? Secondo una parrocchia di Torino zona borgata Frassati evidentemente no. E così, stamattina, questo simpatico ed educato Labrador che si chiama Pavel è rimasto fuori dalla parrocchia piangendo e ululando per un’ora al funerale del suo padrone, mio vicino di casa. 

È quanto ha denunciato via Facebook un uomo, vicino di casa di un uomo anziano deceduto. Fuori dalla chiesa è rimasto, per volontà del parroco della chiesa di Pier Giorgio Frassati, a Torino, Pavel, un labrador color nocciola che ha cominciato a ululare e a piangere. E il pianto di Pavel ha commosso tutti, tranne il parroco: Pavel avrebbe solo voluto salutare per l’ultima volta il suo padrone a cui è rimasto accanto tutta la vita e sopratutto in occasione della malattia. 

Ma non ha potuto perché cacciato dalla chiesa dal parroco. A denunciare la vicenda è stato via social un vicino di casa suscitando non poche reazioni indignate da parte delle persone, alcune delle quali sono entrate maggiormente nel dettaglio per denunciare quanto accaduto. 

Sto realizzando solo ora. Al primo NO, è stato chiesto di farlo stare almeno sulla porta, prima dell’ingresso. Lontano da quelle figure ben vestite che come prima scusa hanno da subito usato quella dell’essere allergici. Non gliel avremmo buttato addosso, per carità. Ma siamo persone rispettose e abbiamo capito. Anche se avremmo voluto solo che stesse vicino al suo padrone come ha fatto sempre e soprattutto nelle ultime ore. Perché si lui aveva capito e vegliava sul suo amico umano. Educatamente e silenziosamente come solo Pavel sa essere si è allora fatto da parte. Hanno insistito e l’hanno fatto indietreggiare ancora, praticamente fuori dalla chiesa. Da lì ha fatto dei piccoli e comprensibili lamenti. La mia famiglia, cattolica e credente, ha deciso, seppure in un momento di dolore, di tenersi ben stretta la busta destinata al caro padre (volutamente scritto minuscolo) I cani e i gatti dentro le gabbie dei canili ringraziano. Così sia. 

Ha scritto Alessia commentando una vicenda che non può nemmeno essere commentata. 

 

photo credits | Facebook

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