Vermi nel cane, guariscono e quale cura?

vermi cane cura

Richiesta di consulto veterinario su vermi nel cane e cura
“Buongiorno sto per adottare un cucciolo di cane meticcio di 4 mesi da privato ex randagio salvato dalla strada. Dalla storia clinica mi è stato riferito che circa un mese fa è stato curato dal veterinario locale per parassitosi con infestazione polmonare (ascaridi?) da cui sarebbe guarito tanto che gli è stato praticato il primo ciclo vaccinale (è cippato e regolarmente iscritto all’asl del luogo di provenienza). Lo prendero’ con libretto veterinario ed è mia intenzione portarlo subito dal veterinario. La mia domanda è la seguente. Il cucciolo potrebbe essere ancora infetto? E se sì ci sono cure ‘definitive’? Grazie della risposta.”

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Ascaridi cane, come eliminare le uova dall’ambiente domestico

Richiesta di consulto veterinario su ascaridi cane e rischio contagio uomo
Buongiorno, abbiamo un cucciolo di corso di 7 mesi. Quando l’abbiamo preso in allevamento ne aveva 5 ed aveva appena fatto la cura sverminante, settimana scorsa però dopo un giorno di digiuno e dopo aver mangiato solo la sera ha vomitato tutto insieme a dei vermi bianchi e lunghi una decina di cm…l’abbiamo portato dal veterninario, ci ha detto che erano ascaridi e ci ha dato la cura che dovremo ripetere tra una ventina di giorni. Il cane sta molto in casa ed è successo che defecasse dentro, ho sempre pulito e disinfettato. Inoltre in giardino le feci le abbiamo sempre tolte (almeno quelle che siamo riusciti a trovare) ma non sempre è stato facile eliminarle completamente visto che a volte la consistenza non è proprio solida… i bambini giocano sempre in giardino ed è difficile tenere controllata la più piccola che tende spesso a mettersi le mani in bocca. Volevo sapere se ci sono dei modi o prodotti per “disinfestare” in modo sicuro il terreno dalle uova che sono rimaste. Inoltre vorrei sapere per quanto tempo ci saranno le uova nelle feci anche dopo la cura e ogni quanto è consigliabile ripeterla affinchè non ricapiti. Vi ringrazio molto.

Vermi bianchi nel gatto, contagio, sintomi e cura

sverminare gatto

Richiesta di consulto veterinario
Salve, mi sono accorta stamattina che al mio gatto di circa un anno escono dei piccoli vermi bianchi dalla forma allungata lunghi circa 6mm.. non ha diarrea, mangia regolarmente.. devo sverminarlo? Quanto mi costa portarlo dal veterinario? Non posso permettermi di spendere tanto.. grazie x l aiuto.

 

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Verme piatto nel gatto, quale cura?

verme piatto gatto che fare

Richiesta di consulto veterinario
Buongiorno, da circa 1 anno e mezzo il mio gatto ha il verme piatto. Me ne accorgo perché ha il pelo lungo e trovo dei pezzetti di parassita che ancora si muovono impigliati nei peli vicino all’orifizio anale. E’ un gattone di 5 anni che va sempre in giro, abito in campagna e non è castrato: insomma, lascio che si diverta. L’ho portato più volta dalla veterinaria che mi consiglia sempre DRONCIT 50 mg compresse. Non ci sono altre soluzioni? Da quando si è presentato il problema sono rigorosa nel somministrargli l’antiparassitario ogni mese. Cosa potrei fare? Grazie fin d’ora per la cortese attenzione.

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Vermi ascaridi nel cane: contagio (anche bambini), sintomi, rischi

vermi cane ascaridi sintomi contagio pericolosi

vermi cane ascaridi sintomi contagio pericolosi Depongono più di 200.000 uova al giorno, vivono nell’intestino del cane e possono essere lunghissimi, fino a 16 centimetri: sono gli ascaridi, ovvero dei vermi nematodi,  tondi comuni anche all’essere umano (soprattutto nei bambini). Ne esistono di diverse tipologie, i cani sono soggetti particolarmente ai Toxicaris canis e (con minore frequenza) ai Toxascaris leonina. Scopriamo insieme i rischi, i sintomi, come avviene il contagio ed altre informazioni importanti.

Come sverminare il gatto?

come sverminare gatto

come sverminare gatto

I gatti, soprattutto quando sono cuccioli, possono sviluppare diversi parassiti intestinali, quali ascaridi, anchilostomi (detti anche vermi tondi) e tenie. Nei gattini, infatti, le verminosi  generalmente passano dalla madre al feto attraverso una migrazione transplacentare delle larve. Nel gatto adulto, invece, le parassitosi sono causate dell’ingestione di feci, alimenti inquinati da feci, o anche attraverso la pelle in ambienti a rischio come pensioni per animali, giardini pubblici, esposizioni feline, ecc.

I vermi nei gatti

vermi gatti

vermi gattiI gatti, come i cani ed anche gli esseri umani, possono essere infestati da vermi di vario tipo, parassiti che possono provocare danni anche gravi alla salute dello sfortunato animale. Nei gatti adulti i vermi più comuni sono le tenie: vivono nell’intestino e possono arrivare a lunghezze estreme per l’esile corpicino dei mici (anche due metri). Il gatto può inoltre essere infestato dagli anchilostomi, che per fortuna sono molto piccoli, arrivano al massimo al centimetro e mezzo di lunghezza.

Tenia nel gatto: cos’è, il contagio, sintomi, diagnosi, prevenzione e trattamento

tenia gatto diagnosi prevenzione cura

tenia gatto diagnosi prevenzione curaLa tenia (o cestode) è un verme, color bianco-crema, un parassita intestinale che può arrivare a raggiungere i 15-60 cm. E’ abbastanza comune nei gatti anche se le tipologie più frequenti sono essenzialmente due: il Dipylidium canium e la Taenia taeniaeformis. Per il contagio questi parassiti hanno bisogno di un ospite intermedio e di uno finale (che nella fattispecie è il vostro gatto domestico). Il Dipylidium alberga in forma di larva nelle pulci dei mici ( e dei cani) che vengono involontariamente ingerite dall’animale durante la normale toelettatura.

Infestazione di anchilostomatidi nel gatto

Infestazione di anchilostomatidi nel gatto fotoL’infestazione provocata dagli anchilostomatidi nel gatto è l’invasione (e la moltiplicazione) del piccolo intestino da parte di un parassita succhia-sangue (infestazione più comunemente conosciuta come vermi intestinali). L’Ancylostoma caninum è l’anchilostomatide più importante e diffuso. Esistono altre specie meno comuni.

L’infezione può essere acquisita prima della nascita o durante l’allattamento da parte di una gatta infetta. L’ingestione delle larve può a sua volta causare l’infezione. La larva può anche migrare attraverso la pelle.
L’infestazione di anchilostomatidi viene riscontrata più frequentemente nei gattini e nei gatti in età geriatrica o ancora in quelli affetti da patologie croniche. Non vi è predilizione di razza o sesso, anche se si diagnostica abbastanza comunemente nelle colonie feline o nei gattili.