Due cani, due vite, due destini (Video)

Cane legato alla catena

Oggi vi presentiamo un video che personalmente mi ha emozionato molto: è stato realizzato dall’organizzazione internazionale Peta e mostra la vita di due cani, con due destini decisamente differenti.

Cane legato alla catena e legge regionale Veneto

Cane legato alla catena

Richiesta di consulto legale:

Il mio vicino di casa che da almeno tre anni tiene il cane legato alla catena. Mi si spezza il cuore nel vedere un cane così buono, non essere mai liberato nemmeno per una passeggiata, siamo in campagna, ha una catena lunga  e la tettoia sopra la cuccia, tuttavia tutto ciò non rende certo un cane felice. Il padrone vive solo, ha mezzi economici buoni ed ha una casa grande con il prato. Onestamente non so perché abbia preso un cane, dato che non se ne cura se non per portargli da mangiare. Cosa posso fare?

Cane legato alla catena

Cane legato alla catena salvato da quattro bambini

Cane legato alla catena

Kenneth, Kenny, Kevin ed Andrew sono quattro bambini davvero coraggiosi: mentre stavano dando una mano con un trasloco i vicini di casa, hanno salvato un cane legato alla catena. Il cagnolino piangeva disperato, quando sono accorsi l’hanno trovato legato ad un palo con una corda elastica.

Cane legato alla catena

 

Cane legato alla catena per dieci anni, ecco la sua liberazione (Video)

Cane legato alla catena

Dieci anni legata ad una catena, in uno spazio piccolissimo per potersi muovere: ecco la triste storia del cane Judith, un nome che le hanno dato i volontari di un’associazione per la tutela animale, che l’hanno salvata. Ecco il video emozionante della sua liberazione e della sua trasformazione.

Troppi cani alla catena: ultima denuncia di Aidaa

Ultima denuncia proveniente dall’associazione Aidaa: in Italia ci sono almeno due milioni di cani che vivono quotidianamente legati a una catena lunga meno di due metri e circa 700.000 quelli che vivono in spazi angusti o che vivono con una catena al collo della lunghezza inferiore a un metro subendo di fatto uno stato di stress e maltrattamento. In particolare circa 50.000 cani vivono in situazioni di assoluto abbandono in spazi angusti, in mezzo ai propri escrementi e molto spesso lasciati senza cibo ed acqua. Nella nota viene precisato anche che i cani tenuti ad una catena corta sono più diffusi nelle zone rurali del centro-sud Italia ma anche nel nord della Lombardia, in Emilia, Piemonte e Veneto.

Ad essi si aggiungono le decine di migliaia di cani quasi tutti di grosse dimensioni che sono costretti a vivere in piccoli spazi recintati (fenomeno diffuso in campagna) e oltre 40.000 cani prevalentemente di piccola e media taglia (ma non mancano le segnalazioni dei cani di grossa taglia) costretti a vivere di fatto sul balcone degli appartamenti fenomeno questo molto diffuso in citta’ e nelle zone urbanizzate. Lorenzo Croce presidente Aidaa precisa:

E’ ora di iniziare una campagna di sensibilizzazione diffusa per abolire o almeno ridurre al minimo l’uso delle catene per legare i cani in quanto si tratta di un atto inumano e poco civile, senza contare che a detta degli esperti i cani tenuti perennemente alla catena diventano piu’ cattivi ed insofferenti. Questa e’ una battaglia di civilta’ che si affianca a quelle per la sterilizzazione obbligatoria per i cani randagi.