Ancora un altro caso di traffico di cani e gatti, provenienti dall’Est

Non è servita neppure la bella stagione a concedere una tregua ad un fenomeno che, nonostante i controlli serrati, non accenna a diminuire e, ancora, una volta, si torna a parlare della tratta di cuccioli provenienti dall’Est e costretti a subire una serie di maltrattamenti. Per fortuna, anche stavolta, il traffico illecito è stato scoperto in tempo e nove persone sono attualmente indagate. In più fra di loro ci sono pure un paio di veterinari, considerati complici. Dalla Repubblica Slovacca, infatti, arrivavano delle creature di poche settimane, soprattutto cani e gatti, per essere rivenduti in Italia e, come al solito, al loro benessere non si pensava minimamente. Durante il trasporto, per loro, quindi, nessun riguardo e nessuna particolare attenzione o cura, in caso di salute cagionevole.

Gli animali, come gli uomini, sono sempre più attenti al loro aspetto fisico

Una volta erano le donne ad essere attentissime al loro aspetto fisico e a sentirsi facilmente brutte e fuori luogo, soprattutto nel periodo adolescenziale. Successivamente, la vanità ha iniziato ad interessare pure gli uomini e, adesso, sono persino gli animali a soffrire per il loro aspetto fisico. Il curioso studio, è stato portato avanti da Matteo Griggio dell’istituto Konrad Lorenz per l’Etiologia di Vienna e si riferisce, in particolare, alla passerotte che ci tengono a sbaragliare la concorrenza femminile e a conquistare con più facilità nel periodo dell’accoppiamento. Sembra, quindi, che quelle che si rendono conto di essere mingherline e poco avvenenti, non si avventurino a cercare un esemplare perfetto, ma si accontentino di uno che somigli a loro e che non sia di troppe pretese.

Gli esercizi dedicati agli animali domestici, in Italia, aumentano del 3 per cento

Per fortuna in Italia non ci sono soltanto casi di abbandono di animali, maltrattamenti e storie di degrado e sofferenza. Sono tantissimi, infatti, i padroni attenti che non fanno mancare l’affetto ai loro amici a quattro zampe e che soddisfano ogni esigenza dei cuccioli in ogni mese dell’anno. Per questo anche d’estate, chi non può portarli con sè in vacanza e non ha nessuno a cui lasciarli cerca delle strutture adatte dove non mancano tutti i comfort per queste creature. Ecco perchè  stanno moltiplicandosi come funghi in giro per lo stivale. La Camera di Commercio di Milano, a tal proposito, ha portato a termine una studio che ha confermato che, attualmente, sono almeno 6.900 le imprese attive nel Belpaese proprio nell’ambito legato agli animali da compagnia. E’ stato calcolato, addirittura, che rispetto al 2009, questa tendenza è aumentata del 3 per cento.

Economia in crisi? Non per gli amici a quattro zampe!

Nonostante la crisi economica, gli italiani sono sempre attenti alle esigenze dei propri animali: nel nostro paese infatti c’è un vero e proprio boom di attività economiche legate agli animali domestici. Tra pensioni, alberghi, servizi per gli animali, secondo un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano sono quasi 6.900 le imprese attive nei settori legati agli animali da compagnia, in crescita del 3% rispetto ad un anno fa.

In testa per numero di attività ci sarebbe la regione il Lazio con 907 imprese, seguito dalla Lombardia con 889: la classifica della crescita del settore invece vede sul podio le Marche (+13,2%) seguito da Veneto e Umbria (+5,7% e 5,2% ) e Toscana (+3,8%).

Chiedere l’elemosina con animali al seguito: purtroppo è boom

L’accattonaggio con gli animali è una verità scottante, presente da molto tempo ed in qualsiasi stagione dell’anno; tuttavia è d’estate che il problema si fa sentire maggiormente e, quindi, va affrontato con la massima urgenza per tentare di fermare quello che rappresenta in tutto e per tutto una forma di maltrattamento e una mancanza di rispetto per la dignità animale. Sono i cani a soffrire quasi sempre di tale situazione, secondo quanto denuncia Aidaa.

Si ai palii solo se non fanno soffrire gli animali

I palii possono essere organizzati ancora, ma gli animali non devono soffrire per maltrattamenti o affaticamenti eccessivi durante le gare. Lo conferma il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla, da sempre una grande animalista che difende a spada tratta il benessere di tutte le creature viventi. Per questo ha ribadito: “Se la Catalogna ha rinunciato alla corrida anche noi possiamo rinunciare a qualche corsa o pali“. Le polemiche, come sempre, però, non sono mancate. Gli abitanti di Siena, ad esempio, si sono immediatamente risentiti ed hanno pensato che si riferisse a loro direttamente e, per questo sono insorti, convinti che la loro città resta la protagonista in tal senso, visto che ospita la più famosa kermesse di tale tipo. Del resto l’esponente del governo non parlava soltanto ed in particolare della corsa dei cavalli, ma anche a tutte le altre iniziative collaterali organizzate in occasione dell’evento. “Ci sono manifestazioni – ha continuato – che prevedono l’uso dei cavalli, asini e che spesso sono crudeli con questi animali e ormai non hanno certamente più senso e di cui anzi potremo volentieri fare a meno”.

Chi maltratta gli animali pagherà di più

Sugli animali negli ultimi tempi, per fortuna, anche la legge si sta muovendo per cercare di bloccare il triste fenomeno dei maltrattamenti e degli abbandoni. Un tema che viene affrontato praticamente ogni giorno adesso che è estate e le ferie stanno arrivando per tutti. In realtà, non esistono stagioni per coccolare un amico a quattro zampe e in tutti i dodici mesi chi si comporta male con queste tenere ed indifese creature deve essere punito in modo da non ripetere l’azione. Per questo motivo Federfauna, grazie ad una nota dal titolo “il sorpasso” punta l’attenzione sulle nuove norme che regolano i diritti della fauna. A queste vanno ad aggiungersi anche quelle del Codice Stradale che introducono il concetto di “stato di necessità” anche per quelli feriti, che devono assolutamente essere soccorsi come se si trattasse di persone, magari pure chiamando i mezzi di soccorso preposti a tale compito.

Milano presenta un nuovo spot contro l’abbandono degli animali

Sta per arrivare il periodo clou dell’estate, gli esodi settimanali si moltiplicano e scatta “l’ora X” per molti animali che hanno, purtroppo, le ore contate in famiglia. Loro forse non lo sanno ma presto potranno trovarsi per strada, senza più nulla, lontani dall’affetto di un padrone in grado di “venderlo” in nome delle ferie della bella stagione e con serie difficoltà a reperire del cibo. Per non contare i rischi della strada, con le auto in corsa che possono mettere fine alla vita di una creatura a quattro zampe. Ultimamente, poi, non sono più soltanto cani e gatti a non essere più graditi in questi 4 mesi, ma anche criceti, cavie, tartarughe, conigli e persino cavalli. Per tentare di sensibilizzare la popolazione e di arginare il problema, è stato presentato a Milano uno spot realizzato dall’Oipa, l’Organizzazione internazionale protezione animali. Si tratta di uno dei tanti provvedimenti contro i maltrattamenti ma un messaggio costante e continuo, forse può contribuire a far diminuire i casi legati a tale argomento.

I cani imitano i padroni, lo conferma una ricerca

Il cane è il migliore amico dell’uomo ma, in effetti, ragionandoci bene è altrettanto vero il contrario, tanto che un gruppo di studiosi ha portato avanti una ricerca che ha confermato come trascorra la propria vita ad adeguarsi e imitare il padrone. Non a caso, si dice spesso che una persona e il suo amico a quattro zampe abbiano somiglianze negli atteggiamenti, nel modo di muoversi e anche a volte nell’apparenza: spesso chi è di bassa statura tenderà ad avere un pet piccolino e viceversa ma, ovviamente, non è sempre così. Un nuovo studio condotto dall’Università di Vienna conferma che gli amici pelosi diventano davvero parte integrante della famiglia, tanto da assimilarne abitudini e modi di essere. In ogni loro manifestazione si può notare, nemmeno senza osservare troppo a fondo, tale tendenza, dalla bocca, ai movimenti del corpo, perfino ai versi.

La denuncia di Aidaa: 700.000 cani lasciati al sole

Anche quest’anno la situazione non è migliorata, pure stavolta gli abbandoni ed i maltrattamenti non conoscono ferie estive e, anzi, con la bella stagione, proprio in nome di un relax totale aumentano drammaticamente. Aidaa denuncia la presenza di almeno 700.000 cani di proprietà, su una popolazione totale di circa 10 milioni che si trovano a vivere in spazi angusti, attaccati alla catena  o rinchiusi in recinti o balconi sotto un sole molto forte.
I dati sono stati resi noti dall’ultimo studio portato avanti dal tribunale degli animali dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, grazie alle segnalazioni arrivate. Si calcola che in un mese ne siano giunte almeno 50.000 e riguardavano nello specifico possibili reati di maltrattamento e, nell’ottanta per cento dei casi, amici a quattro zampe costretti alla quasi totale immobilità per via di pesanti catene. Aidaa conferma che sono almeno “1,5 milioni di cani che vivono alla catena o rinchiusi in piccoli recinti e di questi poco meno della metà possono tranquillamente essere considerati prigionieri di veri e propri lager domestici”. La gran parte delle telefonate di denuncia arrivano dalle regioni del sud Italia, mentre la presenza di animali da compagnia in balcone riguarda soprattutto città grandi come Milano, Roma, Napoli, Palermo e Torino.

Prevenire i parassiti negli animali

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Se parliamo di ascaridi, anchilostomi e tenie, probabilmente, non soltanto i veterinari capiranno che si tratta di parassiti che rischiano di rendere fastidiosa la vita quotidiana dei nostri amici a quattro zampe. I problemi di salute che possono provocare, infatti, a volte sono piuttosto seri, soprattutto se vengono trascurati o curati in ritardo. La prevenzione, come sempre, è l’arma migliore e, in questo senso, quindi, meglio rinforzare in anticipo il sistema immunitario del cane. Meglio ancora, è fare controllare da uno specialista due volte all’anno che il proprio pet non abbia ricevuto la “visita” di questi non graditi esseri viventi. I primi segni di infestazione sono i vermi nelle feci, la diarrea, il vomito o la letargia e, in questo caso, è meglio rivolgersi ad uno specialista.

Aiutare il proprio pet con una polvere naturale contro le pulci

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Insetti minuscoli e fastidiosi: si le zecche e le pulci sono un vero problema per gli amici a quattro zampe ed è compito di qualunque buon padrone, fare di tutto affinchè non siano costretti a convivere con simili parassiti. Ci sono moltissimi rimedi naturali che si possono preparare in casa per combatterli, ma il lievito di birra, ad esempio, si rivela sempre una ottima soluzione. E’ fonte, tra l’altro, di vitamine del gruppo B e, se aggiunto al pasto quotidiano, può rivelarsi davvero un buon alleato. Per un cane di cinque chilogrammi, perciò, mescolatene quotidianamente mezzo cucchiaino. Per i gatti, invece, è meglio un cucchiaino di integratore. Con il tanto utile e creativo fai da te, ancora, si può  preparare in casa una polvere naturale.

Gli animali e la crisi economica: il documento bioetico veterinario

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Mercoledì 21 luglio ore 11, presso la sala stampa del Senato, il Comitato Bioetico per la Veterinaria presenterà il documento Gli animali e la crisi economica: si tratta di un documento importante, frutto del lavoro di indagine avvenuto presso gli studi veterinari italiani. L’argomento, del resto, è particolarmente interessante data la situazione del nostro paese e la grave crisi economica che stiamo attraversando.

La crisi economica ha ripercussioni non solo sulle persone ma anche sugli animali e sul medico veterinario che, nella sua quotidianità, è l’interfaccia più esposto a questa situazione, e riesce a capire meglio e prima di altri il disagio sociale collettivo. Il benessere oggi è un tema sentito? E gli animali come vengono inquadrati? Come essere superflui del cui benessere non è necessario occuparsi oppure come membri della famiglia e dunque rispettati e trattati in maniera idonea?

Il documento intende portare ad una riflessione di carattere etico, a supporto di decisioni pratiche che si dovessero prendere in condizioni di difficoltà e intende fornire indicazioni concrete di natura gestionale: la principale raccomandazione di natura morale consiste nel ricordare, anche in questi frangenti, che gli animali sono esseri senzienti e che quindi devono avere una priorità nella riduzione delle spese. Trascurare il benessere e la salute degli animali inoltre potrebbe essere pericoloso in quanto potrebbe portare all’insorgenza ed alla diffusione di nuove malattie.

Ecco l’animal lounge: lo propone Lufthansa

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Gli animali in transito all’aeroporto di Francoforte da oggi avranno una bellissima sorpresa. E’ stato, infatti, creato per loro un salotto in grado di accogliere qualunque esemplare e altrettante razze con tuti i comfort del caso. In questo modo, sarà dato il via libera proprio ad ogni specie, dai cani ai gatti, dai pesci tropicali alle creature ben più grandi. Questa interessante idea è di Lufthansa che propone la nascita dell’Animal Lounge con 39 box studiati per le creature di piccola taglia, in modo da far star comodi tutti quelli che non necessitano di spazi eccessivi, mentre per gli altri, quelli con una stazza maggiore, è possibile usufruire di una speciale stiva adibita all’accoglienza. Al suo interno, l’area è climatizzata e la pressurizzazione ottimale.