Juma, il giaguaro soppresso causa Olimpiadi (VIDEO)

Juma, il giaguaro soppresso causa Olimpiadi (VIDEO)

A cose fatte, gli organizzatori dei giochi olimpici di Rio si accorgono che è stato un grave errore esporre la torcia olimpica accanto a un animale selvatico incatenato, e lo ammettono anche candidamente. La vittima sacrificale stavolta è stata Juma, un magnifico esemplare femmina di giaguaro, esposto al pubblico come attrazione speciale durante la cerimonia del passaggio della fiaccola olimpica nello zoo della città brasiliana di Manaus. Finché qualcosa è andato storto: Juma è riuscita a fuggire. Allora la paura ha avuto il sopravvento, tanto quanto prima non l’aveva avuto né la prudenza né il rispetto di un animale e la fine della storia è scontata. Juma è stata uccisa.

 

Gorilla e due leoni uccisi, la colpa di essere animali

Gorilla e due leoni uccisi, la colpa di essere animali

Harambe non era King Kong, ma un gorilla di 17 anni nato in cattività, mai stato aggressivo, viveva allo zoo di Cincinnati (Usa). E’ stato ucciso dopo che un bambino di 4 anni è caduto nella sua recinzione per negligenza dei genitori. Anche un leone e una leonessa allo zoo di Santiago del Cile sono stati uccisi per applicare protocolli di sicurezza dopo che un uomo nudo è entrato nella loro gabbia per suicidarsi.  Sono gli ultimi episodi di una triste cronaca che ci racconta sempre la stessa cosa: come che sia, a pagare sono sempre gli animali.

 

Gorilla con bambino in una vasca

 

Toro scatenato è una vitellina che paga la passeggiata con la vita (VIDEO)

Una vicenda terribile e assurda: un povero bovino di pochi mesi, probabilmente una femmina, scappato da un allevamento, etichettato come toro impazzito, dopo circa un’ora di corsa per la città di Reggio Calabria tra vie e piazze, causa panico e fuggi fuggi dei residenti, ma il più spaventato di tutti è proprio lui. Fatto sta che, scattato l’allarme arrivano tutti: forze dell’ordine, carabinieri e polizia municipale, vigili del fuoco, corpo forestale, veterinari dell’Asp. Tanto dispiegamento di forze, ma l’unica soluzione di fatto attuata è stata abbatterlo. Strano a dirsi: una volta che l’animale è entrato nel parcheggio del consiglio regionale della Calabria, è stato freddato con sette colpi di pistola come un pericoloso criminale che attenta alle istituzioni. Esplode il dissenso degli animalisti che annunciano denunce. Andrà valutata l’indisponibilità di un fucile anestetico che avrebbe permesso di sedarlo senza ucciderlo.

 

 

Stop alle pellicce, la svolta di Giorgio Armani

Stop alle pellicce, la svolta di Giorgio Armani

Stop alle pellicce. La notizia è di quella ad alto impatto mediatico e ha subito fatto il giro del mondo: la maison di moda Giorgio Armani ha annunciato l’abolizione totale dell’uso di pellicce nei suoi capi d’abbigliamento. A partire dalla stagione autunno inverno 2016-17 tutte le collezioni saranno al 100% fur free. La Lav ha definito la scelta dello stilista una svolta storica destinata a fare tendenza, anche se non è certo la prima in assoluto nel mondo della moda dove in tanti sono da tempo sulla strada dell’ecofur.

 

Giorgio armani con il suo gatto nero

 

 

57 cani uccisi, strage in Arkansas

57 cani uccisi, strage Arkansas

 

57 cani sono stati avvelenati e uccisi in un bosco nella contea di Searcy nell’Arkansas del nord. Si è trattato di una vera e propria strage. La macabra scoperta è stata fatta qualche giorno fa dal personale di una segheria in cerca di legname. I corpi dei cani morti erano sparsi ovunque. Poliziotti e volontari animalisti accorsi sul posto, sono rimasti sconvolti perché mai nulla di simile di quello che è stato definito il più brutale caso di crudeltà verso gli animali nella storia del paese, si era mai presentato ai loro occhi. Due società in difesa degli animali e un anonimo privato hanno offerto complessivamente 8 mila dollari come ricompensa a chi darà informazioni che porteranno all’arresto e alla condanna del responsabile o dei responsabili di questa carneficina.

 

cani in un rifugio

Leone Cecil, la storia più bestiale cercata su Google nel 2015

leone

Ricordate Cecil? E come dimenticarlo? Lui non era un leone qualsiasi, ammesso che un simile felino passi mai inosservato. Era il re leone, esemplare maschio di 13 anni  dalla maestosa e peculiare criniera nera; principale attrazione dei visitatori della riserva naturale di Hwange, di cui era icona, oltre a essere simbolo dell’intero Zimbawe e oggetto di studio della comunità scientifica. Ucciso lo scorso luglio da Walter Palmer, dentista americano del Minnesota in trasferta africana in qualità di cacciatore di frodo di trofei unici. Non meraviglia perciò che la storia di Cecil sia stata nel 2015 tra le più cercate al mondo sul motore di  ricerca di google, nel mare di vicende di animali che affollano il web ogni giorno. Cecil, che di significati ne concentrava in sé già tanti, è diventato il simbolo di una natura irriducibile e irraggiungibile, sconfitta solo perché abbattuta dalla bestiale e sanguinaria viltà umana.

 

Leone maschio con criniera nera

Gatti sventrati a Brescia

GattoC’è chi dedica parte del suo tempo a portare cibo ai gatti randagi, chi li porta con se a casa e chi li sventra. Sembra una storia inventata ed invece la notizia è partita dall’ENPA di Brescia nei giorni scorsi.