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Stop alla vivisezione e agli allevamenti di animali finalizzati alle sperimentazioni

Finalmente ci siamo. In Italia è stato approvato un emendamento alla legge europea che vieta di fatto nel nostro Paese l’allevamento di animali destinati alla vivisezione o comunque alla sperimentazione sugli animali. A darne l’annuncio, ieri, il Ministro Maria Vittoria Brambilla, nota per le sue decise posizioni animaliste, che ha così spiegato i contenuti della direttiva:

“non appena l’emendamento sarà approvato definitivamente ed entrerà in vigore, non sarà più possibile allevare cani, gatti, primati nel territorio nazionale con tali scopi. Verranno anche vietati tutti quegli esperimenti su animali che non prevedono anestesia o analgesia. Oggi è avvenuta una rivoluzione culturale. Assicureremo un sistema ispettivo e si definiranno anche le sanzioni appropriate per dissuadere chi non rispetta il quadro legislativo”.

Il Governo a questo punto dovrà emanare rapidamente un decreto legislativo, volto al cambiamento dello status quo in favore delle tecniche alternative alla vivisezione. Green Hill, l’allevamento di cuccioli di Beagle destinati alle sperimentazioni, e tutte le altre strutture simili sul nostro territorio dovranno chiudere definitivamente i battenti o alla meglio riconvertirsi, cambiare attività. Soddisfatta (ed un pochino prudente) anche la LAV che in un comunicato afferma:

“Un primo importante passo per ribaltare i nefasti effetti della direttiva europea 2010/63 sulla vivisezione che, poco più di un anno fa, aveva visto gran parte della politica italiana schierarsi a favore di un recepimento restrittivo della normativa comunitaria. Un emendamento che se, come speriamo, sarà difeso anche nei successivi passaggi da parlamentari e Governo, salverà la vita a decine di migliaia di animali e finalmente garantirà l’implementazione dei metodi alternativi alla sperimentazione animale, a tutto vantaggio di una ricerca utile ed eticamente accettabile.”

Noi di Tutto Zampe teniamo le dita incrociate, ma siamo sicuri che se la cosa non andrà in porto a breve in via definitiva, nuove proteste pacifiche degli animalisti nelle piazze o negli allevamenti lager non mancheranno.

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