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Come curare un gatto randagio

Come curare un gatto randagio in modo adeguato? Quando si raccoglie dalla strada un felino, a prescindere che si decida di tenerlo o affidarlo ad un’associazione specializzata perché impossibilitati, ci sono dei passaggi da seguire per accertarsi che stia bene e che possa trovare una nuova casa.

come curare gatti randagi

Come approcciare un gatto randagio

La prima cosa da fare, quando si decide di prendersi cura di un gatto randagio, è quella di accertarsi che stia in buona salute. E’ necessario partire dal presupposto che il felino in questione necessita delle stesse cose di cui ha bisogno un gatto di casa: ecco quindi che se sembra affetto da sintomi particolari quali possano essere pelo sporco di feci, zone di pelle senza pelo o raffreddore è bene per prima cosa recarsi immediatamente dal veterinario.

Il medico, eseguita una visita generale (nella speranza che il gatto sia collaborante e non eccessivamente agitato, N.d.R.), sarà in grado di fare una diagnosi e prescrivere la giusta terapia. E’ importante ricordare, quando ci si approccia ad un felino randagio, che l’essere cresciuto allo stato brado potrebbe non disporlo in maniera consona nei confronti degli umani: questo significa che per visitarlo, nei casi più gravi, ci potrebbe essere bisogno di sedarlo.

Le terapie quasi sempre saranno di tipo orale da mescolare nella pappa. Con il tempo, soprattutto se si ha intenzione di tenere il gatto raccolto, è consigliabile eseguire vaccinazioni e sterilizzazione dello stesso.

Fuori e dentro casa: come curare il gatto

portare gatti randagi da veterinario

Se non si ha possibilità di adottare il gatto ma si vuole comunque sostenere lui e l’eventuale colonia di gatti è necessario registrare la stessa alla ASL: difficilmente vi sarà un fondo che possa aiutare con le spese vive di vitto e alloggio (cucce e coperture, N.d.R.) ma per legge l’ente, contattando il comune relativo, dovrebbe occuparsi della sterilizzazione della colonia. In caso non vi sia questa possibilità si può provare a contattare le associazioni che si occupano di cani e gatti abbandonati e chiedere sostegno: altrimenti le spese dovranno essere tutte a carico di chi decide di occuparsi della colonia. E’ importante che le ciotole vengano sempre mantenute pulite e se i gatti lo consentono, dovrebbero essere trattati con dello spray antipulci.

In caso lo si voglia adottare, bisogna partire dal presupposto che è necessario avere molta pazienza: il felino dovrà abituarsi alla presenza dell’umano, il quale potrà conquistare la sua fiducia a suon di bocconcini di cibo. Nella maggior parte dei casi non sarà un processo veloce, ma senza dubbio risulterà soddisfacente nel momento in cui l’animale inizierà ad affezionarsi.

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