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Combattimenti tra ragni nuovo sport?

Combattimenti tra ragni nuovo sport? Per quanto gli aracnidi non siano propriamente gli animali più amati da tutti sulla faccia della terra hanno anche loro diritto a esistere in pace.  E questa nuova moda di farli lottare tra loro per soldi non rientra di certo nelle attività consigliate per questi insetti.

Sport apprezzato in diversi paesi orientali

La prima cosa che ci fanno venire in mente, per assonanza sono i combattimenti tra cani. E seppur si parla di animali di differenti specie, è facile pensare che le differenze non siano poi moltissime. Nello specifico tecnico parliamo di Spider fighting, che per quanto a noi sconvolga e non poco, è in realtà una attività sportiva di tipo animale molto conosciuta e apprezzata in alcuni paesi dell’Asia. Uno sport legale che coinvolge i ragni e che deve parte della sua diffusione ai costi molto bassi per mantenere il proprio “atleta”.

Nel peggiore dei casi bastano infatti un ragno, una scatoletta come trasportino e il cibo per nutrire il proprio protagonista dei suddetti combattimenti tra ragni.  Questi sono così diffusi che a Singapore una emittente televisiva ha deciso d’iniziare a produrre e a mandare in onda i combattimenti tra ragni in una trasmissione TV appositamente creata dal nome, scontato, di Fighting Spiders.

Come si svolgono i combattimenti tra ragni

I combattimenti tra ragni sono anche quelli su cui vengono fatte più scommesse. Ma come funzionano? Non ci crederete forse, ma in realtà regole e tipi di atleti cambiano a seconda dei paesi nei quali gli scontri vengono organizzati. In Giappone e nelle Filippine amano le lotte più cruente e per tale ragione vengono scelti degli esemplari femmina del genere Noescona. Di solito questi match, proprio per la “cattiveria” dei ragni finiscono con la morte di uno dei due aracnidi. In Malesia e a Singapore i combattimenti tra ragni avvengono invece tra esemplari maschi del genere Thiania. Loro si scontrano per dimostrare la propria supremazia, e gli scontri finiscono con la fuga del perdente.

I combattimenti non si svolgono in scatole ma su corde tese o fuscelli in modo tale da non dare modo agli aracnidi di poter fuggire, obbligandoli allo scontro. Per quanto l’interesse sia molto alto, di solito soprattutto a livello locale sono i giovanissimi a promuovere questo sport, quasi esclusivamente per guadagnare qualcosa attraverso piccole scommesse.

Ovviamente si tratta anche di un business tra adulti che coinvolge somme importanti. Per quanto non sia ancora illegale, le autorità spesso si pongono in contrapposizione con questo “sport”. E la ragione sta nei pericoli e nell’analfabetismo nei quali incappano i giovani per organizzare gli scontri.

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