Il gatto selvatico europeo

gatto selvatico europeoIl gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è una sottospecie del gatto selvatico che abita le foreste dell’Europa occidentale, centrale e orientale, così come la Scozia e la Turchia e che ha le sue origini in Scandinavia, Inghilterra e Galles. Il suo aspetto fisico è molto più ingombrante di quello del gatto selvatico africano e dei comuni gatti domestici. Raggiunge un metro e venti centimetri di lunghezza. La testa è corta e rotondeggiante. La coda è caratterizzata dalla presenza di striature cerchiate di colore nero.

La folta pelliccia e le dimensioni sono i suoi tratti distintivi, anche se è molto facile che sia confuso con i gatti che molti di noi abbiamo in casa, dal momento che la contaminazione tra questa e le altre razze è comune, vista la natura nomade degli esemplari di gatto europeo. Gli occhi spiccano per il tipico colore giallo. La sua vista è acutissima, così come l’olfato e l’udito, entrambi molto sviluppati.

Il Certosino, il gatto che viene dai monasteri

gatto certosino

Il gatto Certosino nasce con ogni probabilità in Francia, in un monastero retto dai frati Certosini; si tratta di una razza molto antica, in quanto già ne viene fatta menzione in alcuni testi del 1700. Il Certosino possiede una testa rotonda con muso triangolare, macella importante e orecchie larghe alla base con punta arrotondata; gli occhi sono molto espressivi, di solito di color oro o giallo ambrato, arancio o rame.

Possiede un corpo massiccio, con petto e spalle larghe; può arrivare a pesare anche fino a sei chili, e la anche a femmina, pur essendo più minuta del maschio, dà l’impressione di grande forza e potenza. Il mantello è molto piacevole al tatto, e il pelo è corto, folto e vellutato; il Certosino è un gatto che deve essere spazzolato di frequente, in modo da mantenergli il mantello lucido e pulito.

L’Abissino, il gatto che discende dai Faraoni

gatto abissino

È opinione diffusa che il gatto Abissino sia un discendente in linea diretta dei gatti degli antichi Egizi; proveniente dall’Abissinia, questo gatto fu introdotto in Europa nel 1860, ed ebbe modo di moltiplicarsi grazie alla passione di alcuni allevatori inglesi, che nel 1929 ne fissarono lo standard com’è riconosciuto oggi. Si ebbe la quasi totale estinzione della razza a causa della prima e della seconda guerra mondiale, e tra gli anni 60 e 70 a causa della leucemia felina. Oggi è uno dei gatti più ricercati, in special modo in Nord America.

L’Abissino ha la testa allungata, leggermente a triangolo, ha il naso scuro orlato di nero, le orecchie grandi e tondeggianti e gli occhi possono essere gialli, verdi o a nocciola. Possiede un corpo molto armonioso, lungo e magro, con zampe sottili che gli permettono movimenti molto aggraziati; il pelo è corto e molto fitto, anche nella coda. I colori più comuni per il mantello sono l’arancio/bruno con picchiettature nere, e il rosso rame con maculature marroni; esistono, inoltre, varietà rarissime azzurre o crema.

I primi approcci con l’uomo lo fanno apparire sempre molto diffidente, ma con il progredire del tempo e quindi del processo di ambientazione, svelerà il vero carattere: dolce e affettuoso, dotato di una vivissima curiosità e di intelligenza pronta e vivace.

Il gatto Siamese: caratterisiche e comportamento

siamese

Il gatto Siamese è originario della Tailandia, dove era un animale particolarmente apprezzato: basti pensare che veniva protetto nei templi, poteva abitare solo presso le famiglie reali e veniva dato in dono agli stranieri che giungevano per le missioni diplomatiche. I primi esemplari di Siamesi arrivarono in Europa nel 1871 per essere esposti ad una fiera felina di Londra, nella quale non ricevettero particolari apprezzamenti a causa della loro fisionomia inconsueta.

I Siamesi sono i gatti più aristocratici: possiedono un corpo snello e affusolato, il mantello sfumato e i caratteristici occhi blu a mandorla; hanno zampe lunghe e sottili, ed il pelo corto e chiaro su tutto il corpo, con aree più scure sul muso, sulle orecchie, sulle zampe e sulla coda. Il mantello dei gatti Siamesi richiede molte cure: va pulito tutti i giorni con un panno morbido per togliere il pelo morto e mantenerlo lucido.