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Cani e luoghi pubblici: in Iran rischio divieto

Tempi estremamente duri per i cani in Iran che rischiano davvero la vita, forse come non mai.Il pericolo è quello che scatti il divieto di accesso per gli amici a quattro zampe nei luoghi pubblici. In questi giorni sono trentanove i parlamentari locali che hanno presentato  un disegno di legge in merito e adesso si attendono ulteriori sviluppi della vicenda.

Del resto, per quaste tenere creature, è sempre stata complessa la convivenza nei paesi arabi, in quanto in linea di massima il cane è considerato un animale impuro e, quasi sempre, ucciso o maltrattato. Proprio in Iran, ad esempio nel disegno di legge vengono riportate le seguenti parole in merito all’adozione di un cane: “è considerata una pratica occidentale,  che nulla a che fare con i valori iraniani“. Ecco il motivo per il quale si vorrebbero emanare tutta una serie di non-diritti per bipedi cinofili e per i loro cuccioli.

Il rischio è che la legge venga varata davvero e, in questo caso, ovviamente il trattamento riservato a tali creature indifese potrebbe essere terribile e nessuno, neppure chi li ama, potrebbe fare molto per cambiare le cose. In questo caso, quindi, chi verrà sorpreso in luoghi pubblici col proprio cane dovrà pagare cinque milioni di riyal (5mila euro) di multa e dovrà ‘disfarsi’ del cane entro dieci giorni. Senza mezzi termini, la legge dovrà essere rispettata. Qualunque persona che farà di testa sua, vedrà arrivare le autorità sanitarie a prelevare il pet.

Nel divieto, sarebbero compresi i luoghi pubblici e anche l’interno della propria autovettura, per cui questo sembra un pò un pretesto per fare una vera e propria strage in poco tempo. Tuttavia,  è da precisare che la religione islamica non ‘vieta’ i cani, ma non è accettato che se ne tenga uno in casa senza motivo, ma se svolge un lavoro preciso è tollerato. Ancora, non possono presenziare ai pasti o alla preghiera, ma bisogna lavarsi le mani dopo averli toccati. In più, il contatto con un essere impuro comporta una condizione che impedisce di accedere ad alcuni atti rituali. Per questo se ne vedono pochi, ma i cani convivono comunque da secoli con i musulmani come nelle altre parti del mondo.

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