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Belgio: entro il 2016 tutti i gatti del Paese saranno sterilizzati

L’annuncio arriva perentorio quanto inaspettato, ma il Governo del Belgio non lascia spazio alle repliche o ai fraintendimenti: entro il 2016, tutti i gatti del Paese dovranno essere sterilizzati e, a tal proposito, ha annunciato un piano apposito che dovrà essere rispettato nei minimi dettagli. La decisione si è resa necessaria, a causa di un sovrappopolamento felino, secondo quanto riferisce il Ministero della Salute: in una zona del mondo dove si trovano 10 milioni di abitanti, infatti, solo un milione sono i mici. Il prossimo anno, nel 2011, verranno resi noti i dettagli dell’operazione e si partirà dai gatti selvatici, per poi arrivare agli allevamenti e anche ai negozi di animali. Nell’ultima fase di questa sterilizzazione considerata indispensabile, entreranno a far parte anche gli amici a quattro zampe che vivono in casa e rallegrano con i loro miagolii molte famiglie del Belgio.

Attualmente, però, si tratta di parole al vento, in quanto non esiste ancora un progetto vero e proprio; tuttavia, dall’Unità benessere animale del Ministero della Sanità Belga, hanno fatto sapere che si passerà prestissimo ai fatti. Il problema principale, per ora, è legato solamente alla mancanza di fondi per il finanziamento del progetto di sterilizzazione felina, ma ogni anno la popolazione in questione arriva ad aumentare di circa il sei per cento. In questo modo si moltiplicano anche abbandoni ed eutanasie, con cifre che lo scorso anno hanno toccato quota tredicimila.

Si tratta solo di un progetto di cui dobbiamo ancora discutere. Per il momento, nessun aiuto finanziario è previsto a livello federale», ha detto un responsabile del dipartimento di Bruxelles coinvolto nel progetto, ma il rischio è che sorgano pesanti conseguenze per gattili e centri che accolgono i randagi, in quanto dovrebbero sborsare 150 euro di costi per felino. “Il piano è positivo dal punto di vista della salute animale, ma per ora è finanziariamente impossibile da realizzare “, ha quindi dichiarato il responsabile della onlus ’Sans collier’ che si prende cura dei quattrozampe senza padrone.

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