I pitoni sono in grado di sciogliere le ossa delle loro vittime all’interno del loro corpo. E più precisamente nell’intestino, grazie a delle cellule specializzate dedite a questo scopo.
Ecco come i pitoni digeriscono le ossa
Se ne aveva un’idea in base all’osservazione, ma adesso uno studio ha scoperto l’esistenza di cellule ben precise in grado di metabolizzare fosforo e calcio dalle ossa. Gli esemplari campione sono stati i pitoni birmani (Python bivittatus) e lo studio relativo alla scoperta è stato pubblicato sulla rivista di settore Journal of Experimental Biology.
Abbiamo visto purtroppo nel tempo come i pitoni siano in grado di sciogliere i corpi delle proprie vittime, esseri umani compresi. Non avevamo però fino a ora una ricerca scientifica in grado di spiegarci perché questo fosse possibile. Per raggiungere i risultati ottenuti, la squadra internazionale che si è occupata dello studio ha somministrato ai pitoni birmani tre diete diverse. Una a base di prede intere, una composta da prede disossate e un’altra ancora composta da prede disossate e un integratore di calcio.
È stato così che sono stati in grado di scoprire come alcune cellule presenti nell’intestino di questi serpenti avessero un ruolo primario nella digestione delle ossa. E, come già anticipato, più specificamente nella metabolizzazione di fosforo e calcio. Nei serpenti che mangiavano prede disossate, gli elementi componenti le ossa non sono stati ritrovati all’interno delle cellule.
Come funziona il processo
Le diverse diete sono state utili agli scienziati per comprendere quali fossero i processi che consentivano la “distruzione” delle ossa. È stato scoperto che nei serpenti che mangiano le ossa, le cripte delle cellule si riempiono di fosforo, calcio e ferro. Queste rimangono vuote quando il serpente è a digiuno e contengono solo ferro quando ai rettili vengono date delle prede disossate. In caso di aggiunta di integratore di calcio è possibile riscontrare questo elemento al loro interno, ma in particelle di grandi dimensioni.
Cosa significa questo? Che i pitoni birmani possiedono una tipologia di cellula intestinale specializzata, coinvolta nella gestione del calcio e del fosforo delle ossa sciolte, parte della preda. Purtroppo, ancora non sappiamo moltissimo di questa tipologia di cellule, se non che siano presenti in altri serpenti in grado di mangiare vertebrati e nel mostro di Gila, una specifica lucertola.
I pitoni sono dei rettili tra i più grandi esistenti nel nostro pianeta e, senza dubbio, rappresentano anche per noi un predatore temibile. Grazie alla globalizzazione siamo a conoscenza di diversi casi di esseri umani rimasti uccisi all’interno del corpo di questi serpenti: questa loro capacità dovrebbe insegnarci a fare moltissima attenzione a potenziali interazioni.