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Un divertente pennuto da compagnia: il merlo parlante

MerloLa sua compagnia è senz’altro molto divertente e poi, insegnargli a  parlare può essere da stimolo anche per i bambini o per gli anziani, che imparano in questo modo a prendersi cura di un a creatura vivente e ingegnano il proprio cervello per fargli dire qualche parola e trasformarlo in un “animale-umano”. Tra gli uccelli parlanti, di solito, si ricorda sempre, il ben più famoso pappagallo con i suoi multicolori e, in particolare, quello di grossa taglia così raro e particolare da attirare l’attenzione di tutti. E’ lui nell’immaginario collettivo a “copiare” la nostra voce e, a ripetere a volte anche termini che non dovrebbe ed, infatti, quando qualcuno copia le parole di un altro si usa proprio associarlo al pennuto. Eppure il merlo è ancora più abile nel riprodurre voci e addirittura timbri e accenti delle voci umane, nello specifico il migliore è il cosiddetto merlo indiano, detto anche gracula religiosa o maina.

In questo periodo, in realtà, non vanno tanto ” di moda” e nelle uccellerie si trovano di rado, al contrario di quanto avveniva nel decennio scorso, quanto erano fra gli animali da compagnia più diffusi. Adesso si possono acquistare, più che altro, negli allevamenti professionali dove possono riprodursi ed essere affidati a coloro che vogliono allevarli. Tra l’altro, si adattano molto facilmente alla vita domestica e alla convivenza con l’uomo e presentano un piumaggio nero e lucido particolarmente bello. Raggiungono una lunghezza di circa 18 centimetri e ai lati della testa, mostrano due lembi gialli  che si allargano fino ai lati degli occhi.

Sono molto divertenti in ogni manifestazione quotidiana: sia quando dormono che quando saltellano e presto imparano a parlare e a cantare, usando la stessa intonazione degli uomini. Un esemplare in buona salute non deve avere le piume arruffate, gli occhi lacrimosi, le zampe callose e il respiro affannoso. Dovrà vivere, inoltre, in una gabbia alta almeno un metro con una larghezza di settanta centimetri, con posatoi adatti a tale specie. Le mangiatoie, di solito sono comprese all’interno, ma per farlo bere meglio preferire un contenitore a ciotola ben profonda. E’ praticamente onnivoro, ma è meglio farsi consigliare da un esperto per fargli assumere una dieta bilanciata.

foto di: zonalibre

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