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Uova di squalo, schiusa a rischio

Le uova di squalo rischiano di non schiudersi come dovrebbero, portando a un grave deficit di nascite per quel che riguarda questo predatore dei mari.

Uova di squalo in pericolo

E la colpa è quasi totalmente dei cambiamenti climatici. È uno studio dedicato a spiegarci che il 90% delle uova di squalo potrebbero non arrivare a schiudersi entro il 2100, proprio a causa di questo grave problema. Confermandoci allo stesso tempo l’alto tasso di mortalità delle suddette a causa del riscaldamento e dell’acidificazione dei mari.

Il problema della schiusa delle uova di squalo potrebbe mettere a repentaglio la sopravvivenza di ben 100 specie diverse di questo pesce, secondo la ricerca pubblicata sulla rivista di settore Marine Environmental Research. Nello specifico, gli scienziati hanno studiato ciò che sta accadendo al Gattuccio, una specie di squalo diffusa nell’Atlantico nord orientale e nel mediterraneo.

L’osservazione ha portato a evidenziare come i cambiamenti climatici abbiano un’influenza negativa sull’apertura delle uova di squalo. E di come sia necessario fare qualcosa e intervenire per cambiare la situazione. Dobbiamo sottolineare che circa il 40% degli squali conta su una riproduzione basata sul deporre delle uova molto resistenti, che all’interno contengono embrioni molto sensibili al PH e alla temperatura dell’acqua.

Diversi gli scenari possibili

A causa del grande assorbimento dell’anidride carbonica dall’atmosfera, gli oceani sono diventati più caldi e acidi rispetto al passato. Studiando lo Scyliorhinus canicula gli scienziati hanno potuto elaborare diversi possibili scenari in merito al futuro e legati all’aumento della temperatura dei mari.

E in base all’aumento della temperatura e del PH presi in considerazione, in simulazioni legate a un periodo temporale di quattro mesi, sono emersi possibili futuri devastanti per ciò che riguarda la schiusa delle uova di squalo.

Se nello scenario moderato, con un aumento di temperatura di soli 2,7 °C e in quello di controllo, ovvero tenendo conto della temperatura tra il 1995 e il 2014 circa l’82% delle uova si è chiuso, nello scenario più estremo solo 5 embrioni su 45 sono riusciti a sopravvivere.

Questo porterebbe ovviamente a un collasso totale delle popolazioni di squali. Dobbiamo ricordare che bastano periodi anche brevi di calore intenso, come un qualsiasi agosto troppo caldo, per abbattere la maggior parte delle schiuse delle uova.

Cosa sottintende questo? Che diverse specie di squali ovipari, già a rischio estinzione, potrebbero estinguersi definitivamente. Cosa deve fare l’essere umano quindi? Prima di tutto prendersi cura dell’ambiente smettere con tutti quei comportamenti inquinanti e pericolosi. E questo significa ridurre le emissioni di carbonio e approcciare in modo sostenibile ogni attività.

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