Cane randagio ucciso a bastonate

Cane randagio

Giustizia è stata fatta, o per lo meno si spera che verrà fatta. E’ stato infatti arrestato l’uomo che ha ucciso a bastonate un povero cane randagio, a Campoleone in provincia di Latina. Ecco come si sono svolti i fatti e soprattutto le futili motivazioni che hanno spinto l’uomo al folle gesto.

Cane randagio

Qualcuno spari al mio cane, annuncio choc su Facebook

canili di Roma

Un annuncio choc è apparso nei giorni scorsi sulla bacheca del social network Facebook da parte di una donna Texana. Ho bisogno che qualcuno venga a sparare al mio cane. Nessuno qui ha cuore per farlo. Forniremo la pistola. Questa la richiesta avanzata dalla donna, che non ha indicato alcuna motivazione o spiegazione plausibile. Ma per quale motivo avrebbe dovuto uccidere il cane?

canile

Cane gettato in un compattatore per rifiuti, orrore in Brasile

Brasile

Una storia terribile di violenza nei confronti di un cane arriva direttamente dal Brasile , dove un netturbino ha gettato un cane ancora vivo nel compattatore di rifiuti. Una storia incredibile che ha shoccato moltissime persone, e che è stata resa nota da Xuxa, una famosa conduttrice brasiliana che ha postato la foto del pelosino sul suo profilo Facebook, seguito da quasi cinque milioni di persone, creando grandissimo scalpore.

Brasile

Diritti degli animali: cosa fare in caso di minacce

Purtroppo capita che spesso le liti tra vicini, magari iniziate per colpa di un animale domestico, possano degenerare in minacce nei confronti della vita e all’integrità fisica dei nostri piccoli amici a quattro zampe. Polpette avvelenate, acidi, stricnina o altre sostanze nocive possono essere facilmente date a cani o gatti sotto forma di gustosi spuntini, che li conducono ben presto alla morte tra atroci sofferenze.

Come evitare tutto ciò? In primo luogo tenete presente che se un condomino o un vicino rivelasse l’intenzione di nuocere al cane o al gatto, anche se non di proprietà, o di manifestare propopositi di avvelenamento è possibile presentare una denuncia – querela alla Polizia Municipale, alla Polizia di Stato, ai Carabinieri, o al Corpo Forestale dello Stato.

Si configa infatti il reato di minaccia punito e previsto ex art. 612 del codice penale, che punisce a querela della persona offesa chiunque minacci ad altri un danno ingiusto. La morte del proprio animale d’affezione rientra senza dubbio tra i danni ingiusti: per la configurabilità del reato non è necessario che il bene tutelato venga realmente leso ma è sufficiente che il male prospettato incuta timore, fondato, nel soggetto passivo, proprietario dell’animale.

Cassazione: in caso di necessità non è reato uccidere un animale

La Cassazione ha emesso una sentenza destinata a suscitare scalpore, nonostante sia perfettamente in linea con il diritto. Nel caso in cui sussista un pericolo imminente infatti la suprema corte ha affermato che non è reato uccidere unanimale: è stato così assolto un trentenne di Salò che aveva ucciso un pastore tedesco per evitare che sua moglie e il suo cane venissero aggrediti.

Come ricostruisce la corte, l’uomo aveva agito per respingere l’attacco di un pastore tedesco che stava per aggredire il suo cagnolino e, paventando ceh potesse aggredire anche sua moglie, aveva preso un fucile ed aveva ucciso l’animale. Il caso finiva in Tribunale dove si era ipotizzato il reato previsto e punito dall’art. 638 c.p. che punisce l’uccisione di animali.

Condannato dai giudici di merito il caso finiva in cassazione dove la difesa faceva notare come il ragazzo, nella concitazione del momento e nella paura che il grosso cane potesse aggredire la moglie e il suo cagnolino, aveva sparato agendo in stato di necessità, che nel diritto penale agisce come scriminante e causa di giustificazione.