Primo bagnetto del più vecchio animale al mondo (VIDEO)

Primo bagnetto del più vecchio animale al mondo (VIDEO)

Dalla sua nascita a oggi, sono stati incoronati otto monarchi britannici, il primo era Giorgio IV, l’ultima Elisabetta II; 51 primi ministri britannici si sono assecondati al numero 10 di Downing strett; ha attraversato tre secoli; nel frattempo ci sono state due guerre mondiali e tanta storia umana è passata sotto i ponti. Nell’isola inglese di Sant’Elena dove vive, la stessa dove fu esiliato e morì Napoleone, ha visto succedersi 28 governatori britannici. Ed ora lei Jonathan, una tartaruga gigante di 184 anni, l’animale più vecchio del mondo, è stata lavata per la prima volta per motivi ‘regali’…

 

 

Gattino inseguito, ma da chi? (VIDEO)

Secondo voi è possibile che una tartaruga possa inseguire un gatto? Ebbene sì, questo video molto divertente ne è la dimostrazione. Il micio e il rettile si sono incontrati dietro una colonna di mattoncini rossi e da lì è iniziato il bizzarro inseguimento tra i due.

Calcolare l’età della tartaruga

Calcolare l'età della tartaruga

Calcolare l'età della tartaruga

Le tartarughe sono animali molto longevi se allevate correttamente ed in un ambiente loro consono: ma come fare per calcolare l’età della tartaruga? Non è facile e non esiste nemmeno un metodo certo: si dice che gli anni della tartaruga siano rivelati dagli anelli che compongono la sua corazza, anche se non è stato assolutamente dimostrato. Il metodi di riferimento più utilizzato è quello che si riferisce alle righe di accrescimento annuale, presenti sulle placche cornee della corazza della tartaruga. Tale metodo tuttavia è applicabile solo ad esemplari che effettuano ibernazione o estivazione poiché le righe vengono a formarsi proprio durante questi peridi di inattività. Si tratta però di un metodo abbanza approssimativo che non è attendibile se non fino a dieci anni di età quando termina il periodo di maggiore accrescimento.

Primavera, le tartarughe escono dal letargo

tartarughe escono dal letargo

tartarughe escono dal letargo

La primavera è arrivata e con i primi tepori ecco che le tartarughe escono dal letargo: si tratta di un momento di particolare importanza e delicatezza per loro, che tornano alla vita quotidiana dopo mesi e mesi di sonno, riparate e protette dalla terra e dal suo calore. Ma come affrontare questo momento? Per prima cosa occorre avere pazienza: il risveglio delle tartarughe è lento e non bisogna assolutamente disturbarle fino a quando non saranno del tutto sveglie. Solitamente le tartarughe si risvegliano quando le temperature iniziano a superare i dieci gradi: in questi casi il loro metabolismo si riattiverà e questi animali non vedranno l’ora di esporsi al sole per prendere tutto il calore possibile, necessario per una perfetta rimessa in moto del loro organismo

La tartaruga di terra, legislazione parte prima

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La tartaruga di terra è ormai divenuta, per molti, un vero e proprio animale da affezione: questo curioso e interessante animale del resto è presente stabilmente in diverse famiglie al pari di conigli, cavie o altri animali da compagnia. Tuttavia le regole per detenere una tartaruga sono precise, in quanto la sua commercializzazione non è libera. In particolare chi cerca una tartaruga come animale di tartaruga deve sapere che tali animali sono protetti dal Cities (Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione) allegato A.

Nel nostro paese il possesso di tali animali è regolato dal Regolamento Comunitario n°2724/2000, modificato dal Regolamento CE n°1808/2001, che ne vieta l’acquisto, l’offerta di acquisto, l’acquisizione in qualunque forma a fini commerciali l’esposizione in pubblico per fini commerciali, l’uso a scopo di lucro e l’alienazione, nonché la detenzione, l’offerta o il trasporto a fini di alienazione. Quindi è ammessa unicamente la vendita e l’acquisto di testuggini con apposito certificato rilasciato dalle autorità competenti.

Ma se avete una testuggine da anni in giardino, magari ereditata da qualche parente o amico che non se ne può occupare? Nessuna paura, potete regolarizzare la vostra situazione: la legge 150/92 ha reso obbligatorio denunciare il possesso di tutte le testuggini presso gli uffici del Corpo forestale dello Stato. Purtroppo l’ultima sanatoria risale al 1995, per cui occorrerà informarsi presso le autorità per non incappare in sanzioni amministrative.