Come se la deportazione di massa dovesse essere il destino eterno e obbligato del popolo d’Israele, gatti compresi. Se non fosse scritto nero su bianco su un documento ufficiale, in questo caso sembrerebbe uno scherzo. Invece è tutto vero: il ministro israeliano dell’Agricoltura, Uri Ariel, ha proposto come unica soluzione possibile al grave problema di due milioni di gatti randagi in Israele la loro deportazione in un paese straniero. In nome della Bibbia.
