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Il pitone reale, caratteristiche

Il pitone reale è uno dei serpenti originali dell’Africa che più attira l’attenzione degli appassionati. Può essere cresciuto in un terrario a patto che ci si prenda cura di lui in modo serio e accurato.

Fare attenzione a dieta e salute

Dando per scontato che se si sceglie di comprare e allevare un pitone reale si sia coscienti di quanto possa essere impegnativa la cura di un simile rettile, bisogna ricordare prima di tutto e si tratta di un predatore notturno. Allo stato naturale questo serpente mangia ratti, gerboa e gerbilli. Di conseguenza anche la sua dieta in cattività dovrà essere molto simile,  basata principalmente sul consumo di topi.

Questi dovranno essere morti per non mettere a repentaglio la salute dell’animale e dovranno essere forniti di notte. Devono inoltre essere di ottima qualità perché solo in questo modo riescono a fornire al serpente tutti i nutrienti necessari. È importante che il pitone reale venga sottoposto a visita veterinaria. E a successiva quarantena se necessario nel caso in cui debba essere inserito in un contesto dove è già presente un serpente.

Il pitone reale raggiunge la maturità sessuale tra i due e i quattro anni e, pur essendo dalle dimensioni contenute da adulto, necessità di un terrario abbastanza spazioso. Ovviamente se si vuole allevarne uno bisogna puntare su dei soggetti nati in cattività e non frutto di una cattura. Questi ultimi infatti si adattano male alla vita nel terrario a differenza degli altri.

È importante tener conto del fatto che questa specie rimane comunque consigliata a chi ha una certa dimestichezza con questi rettili.

Non far girare libero il pitone reale

Non bisogna tenere fuori dal terrario il pitone reale e bisogna fornirgliene uno abbastanza grande da consentirgli una vita priva di sofferenze e facile da pulire. È importante inserire nel suo habitat naturale degli nascondigli creati da cortecce d’albero o vasi di coccio in modo tale da consentirgli di nascondersi come farebbe in natura.

Il pitone reale non deve essere lasciato libero per la casa più che altro per la sua incolumità, dato che è necessario assicurargli temperatura e umidità adeguate. Di giorno questa deve essere tra i 27 e 32 gradi. Superarla significherebbe mettere a rischio la sua vita. L’umidità deve essere attorno al 50%-70% affinché non si disidrati e incorra in problemi renali. Per mantenere l’umidità ai livelli adeguati e possibile spruzzare dell’acqua nel terrario o mettono recipiente dell’acqua sotto la lampada riscaldante.

Come tutti i serpenti cresciuti in cattività è importante che il padrone sia capace di prendersi cura di ogni sua esigenza. Se si ha timore o non si hanno i giusti mezzi è meglio lasciar perdere.

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