Coniglio nano testa di leone: quanto cresce, il carattere e l’alimentazione

I conigli, sono tra gli animali domestici più amatati, in modo particolare il coniglio nano testa di leone, che deve il suo nome alla presenza di una folta criniera di peli lunghi intorno al collo e sui fianchi simili, appunto, alla criniera di un leone. Le orecchie sono dritte, è presente in molti colori, anche se quello tipico è il crema dorato.

Cosa c’è da sapere sui conigli: i falsi miti

Se avete deciso di adottare un coniglio e non lo avete mai avuto prima, documentandovi sulle cure da dedicargli, incorrerete sicuramente in un gran numero di informazioni non sempre corrette e che potrebbero mettervi in testa un po’ di confusione su come prendervi cura di questo dolcissimo roditore.

In particolare, sui conigli ci sono dei veri e propri falsi miti che devono essere sfatati; vediamo quali sono.

Falsi miti sui conigli

1. I conigli sono animali poco impegnativi.

Non è vero, innanzi tutto perché tutti gli animali sono impegnativi se decidiamo di prenderci cura di loro nel modo adeguato; è sicuramente vero che un coniglio non deve essere portato a passeggio come un cane, ma la sua gabbia deve essere pulita tutti i giorni, gli va dato quotidianamente del cibo fresco bene lavato e asciugato, gli va cambiata l’acqua e, naturalmente, se si ammala va portato dal veterinario specializzato.

Il coniglio nano, caratteristiche e comportamento

coniglio nano

Il coniglio nano è nato dalla selezione del coniglio selvatico, diffuso in natura nell’Africa settentrionale e nell’Europa centro-meridionale; nel 1859 fu introdotto in Australia, dove si adattò con molta rapidità, tanto da riprodursi molto velocemente. Il coniglio nano, come quello selvatico, appartiene all’ordine dei Lagomorfi ed alla famiglia Leporidae.

Il coniglio nano pesa da 600 g. a 1200 g., e differisce da quello selvatico nella lunghezza, che va dai 30 ai 40 cm, nelle orecchie che sono più corte e dal muso più breve, che fa apparire la testa tondeggiante e tozza. Come il coniglio selvatico, anche quello nano, possiede 28 denti: 22 molari, 4 incisivi superiori e 2 incisivi inferiori, mentre mancano i canini; i molari della mandibola superano quelli della mascella, costringendo i conigli, come i ruminanti, ad una masticazione a movimenti laterali.

Il pelo è composto dalla lanugine, che costituisce la porzione più fitta e più corta, dalla giarra, formata dai peli più lunghi, ed infine dai peli tattili che ricoprono le labbra. La colorazione del pelo ha subito notevoli variazioni durante le selezioni; la prima è stata quella del coniglio selvatico, cioè grigio con sfumature nere, e le successive sono il bianco, il beige, il grigio-azzurro e argento, il nero, il bruno, e tutte le varietà pezzate. Esiste anche una varietà, molto ricercata, che presenta la stessa colorazione del gatto siamese.