Cani che abbaiano in condominio, cosa rischia il proprietario?

Cani che abbaiano in condominio

Richiesta di consulto legale: Buongiorno, sono proprietario di una cucciola di Akita Inu e una Pinscher nana,vivo in una piccola palazzina di quattro unità, il regolamento condominiale non vieta il possesso di animali. Il mio vicino di casa si lamenta perché la mattina quando ci rechiamo al lavoro le cucciole abbaiano anche tra loro per giocare. Però dalle ore 11/12 quando rientriamo non abbaiano più. Rischio denunce? Premetto che prima di uscire lasciamo alle cagnoline acqua e giochini a disposizione.

Cani che abbaiano in condominio

Cane che abbaia in condominio: disturbo della quiete pubblica?

Cane che abbaia in condominio

Richiesta di consulto legale: Vivo in un condominio di quattro piani. Ho un cane che abbaia solo quando qualcuno suona al citofono o si avvicina troppo alla porta di casa. Il tutto può durare al massimo un minuti, a volto anche meno, per una massimo tre volte al dì e solo di giorno. Raramente il suo abbaiare si può protrarre per non più di 10/15 minuti e poi si calma solo quanto rimane solo. Il condomino del piano sottostante si lamenta che abbaia troppo. Il cane che abbaia in condominio può essere considerato molesto? Resto in attesa di una risposta e frattanto ringrazio anticipatamente.

Cane che abbaia in condominio

Giammanco: si agli animali domestici in condominio

Una nuova proposta arriva dalla deputata del PdL Gabriella Giammanco la quale vorrebbe cancellare tutti i regolamenti condominiali che vietano di detenere un animale a quattro zampe in famiglia: l’obiettivo sono quindi quei regolamenti condominiali rigidi, che vietano animali domestici in apartamenti e parti comuni del condominio.  I maggiori problemi di vicinato tra condomino sono proprio a causa degli amici a quattro zampe: finora il divieto doveva essere introdotto nel regolamento all’atto del contratto di acquisto. Cioè se il costruttore decide per il no all’animale, quando si acquista una casa bisogna tenerne conto. Solo dopo un’assemblea condominiale si può modificare tale norma, ma spesso le opposizioni sono aspre.

Animali e condominio: modifica del regolamento condominiale

Continuiamo ad occuparci degli animali e delle problematiche legate alla loro detenzione all’interno del condominio: in particolare oggi analizziamo una sentenza interessante relativa alle clausole del regolamento condominiale che impongono limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini, Cassazione civile, sez. II, 15 Febbraio 2011, n. 3705. In particolare relativamente agli animali domestici, essi sono di esclusiva proprietà dei condomini che li detengono, occorre verificare se il regolamento contrattuale ne consente la detenzione.

Le disposizioni condominiali relative alla detenzione di animali hanno natura contrattuale, in quanto vanno approvate ed eventualmente modificate con il consenso unanime dei comproprietari degli appartamenti: occorre infatti la volontà dei singoli condomini, fonte giustificatrice degli atti dispositivi incidenti nella loro sfera giuridica. Tali disposizioni vanno oltre dalle tradizionali attribuzioni dell’assemblea.

Tutto ciò premesso è evidente che il divieto di tenere negli appartamenti i comuni animali domestici non può essere contenuto negli ordinari regolamenti condominiali, approvati dalla maggioranza dei partecipanti, non potendo detti regolamenti importare limitazioni delle facoltà comprese nel diritto di proprietà dei condomini sulle porzioni del fabbricato appartenenti ad essi individualmente in esclusiva (Cassazione 12028/1993).