
Si potrebbe dire che il pelo è lo specchio della salute del nostro cane. Per scoprire se il nostro piccolo amico è in salute, occorre infatti prestare attenzione al suo manto. Bisogna innanzitutto guardare se vi sono delle perdite di pelo (sia locali sia generalizzate), opacità, arrossamenti cutanei o forfora.
Per aiutare il cane a sfoltire gli eccessi di pelo ed a donargli un bel manto lucido e curato, spazzolatelo spesso, anche quotidianamente se il cane è a pelo medio-lungo, procedendo nel verso del pelo e cercando di raggiungere la parte più profonda del manto, il così detto sottopelo. Prestate sempre attenzione a non traumatizzare la cute: quindi non bisogna calcare troppo la mano, un passaggio deciso con la spazzola fa certamente bene al nostro amico, mentre uno sfregamento troppo vigoroso potrebe creare delle lesioni o arrossamenti.
Occorre inoltre ricodare che una moderata perdita di pelo è fisiologica, come lo è il suo accentuarsi nei cambi di stagione primaverile e autunnale (quella che viene chiamata muta). Se però la muta dovesse rivelarsi troppo lunga o trppo abbondante, con diagio sia per l’animale che per il padrone, è consigliabile rivolgersi la veterinario di fiducia: potrebbe infatti trattarsi di intolleranze o presenze parassitarie, o ancora mancanze vitaminiche, in ordine alle quali potrebbero essere somministrati integratori specifici.
Le origini del Chow Chow si perdono davvero nella notte dei tempi, visto che è sicuramente uno dei cani più antichi del mondo e la sua prima raffigurazione risale al 150 a.C., durante il dominio della dinastia Han. Il Chow Chow è originario del territorio nordasiatico, non se ne conosce la provenienza precisa, che comunque è tra la Cina settentrionale, la Mongolia e la Siberia. Anche il nome contribuisce a raccontarne la storia, che lo ha reso un cane serio e duro. Mentre alcuni sostengono che Chow Chow indichi le cianfrusaglie che venivano portate in nave dall’Asia all’Europa, per altri invece il termine chow indica cibo, in cantonese. Il cane infatti veniva mangiato, e anzi, le sue carni tenere erano molto apprezzate, e la pellicia venduta. Destino infame per un cane nato in una terra in cui i cani sono davvero un piatto prelibato.
Un sempre maggior numero di cani sopravvive al cancro. Tra questi ci sono sicuramente gli amici a quattro zampe di proprietari attenti alla salute del loro cane e che osservano molti degli accorgimenti suggeriti dai veterinari per scongiurare l’insorgenza di tumori nel loro animale domestico. A questo proposito il dottor Richard Pitcairn, il dottor Cheryl Schwartz ed il dottor Bob Goldstein hanno redatto una sorta di guida per i padroni di cani con poche semplici regole da osservare per evitare la comparsa di cancro.