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Il Panda gigante è salvo: bentornati nel Sichuan

Himalaya

Dopo tre anni di fermo, le porte della Cina al turismo si sono riaperte a 60 Paesi. Compresa l’Italia, da dove questo 24 agosto tre seguitissimi e bravissimi influencer partiranno verso il “tetto del mondo”. Prima destinazione – Chengdu, nella provincia di Sichuan. Patria del Panda gigante, fino a sette anni fa in via di estinzione. 

La protezione, una missione nazionale

Nel Centro di ricerca dedicato (Research Base of Giant Panda Breeding), ubicato nella periferia occidentale di Chengdu, oggi ce ne sono circa 50 – adulti e cuccioli. Non parliamo dell’unica realtà in Cina che si è proposta, e con successo, di proteggere la specie e di assicurarne la sopravvivenza. Ma di quella con il più alto numero di esemplari e anche delle maggiori dimensioni. Tanto che, per farci un’idea, in un unico ambiente di oltre 300 metri quadri del Museo del Centro sono esposti i modelli nel loro habitat e nella loro conformazione fisica attuale e passata, quest’ultima ricostruita grazie ai rinvenimenti nelle diverse zone della Cina. Uno studio, quello dei fossili, che ha consentito di capire gli spostamenti nei millenni in funzione delle modifiche climatiche e ambientali. Quindi, di imparare.

Ai visitatori in arrivo – soprattutto a fine estate o in autunno, quando di solito nascono i cuccioli – il Centro assicura uno spettacolo davvero unico. I Panda vengono nutriti al mattino tra le 8:00 e le 10:00, finestra nella quale si riesce a trovarli svegli e non “impegnati” nelle loro lunghe pennichelle. Muovendosi però in silenzio ed evitando movimenti improvvisi e rumori che possano spaventarli e, quindi, irritarli. E senza avvicinarsi troppo, nel tentativo di toccarli o di farsi toccare: l’odore cambierebbe, con gravi conseguenze per una specie non domestica. Parliamo di poche e semplici regole, dettate dalla cura e dal rispetto – come l’Associazione ‘Mirabile Tibet’, promotrice del viaggio, l’Agenzia di comunicazione e Digital Marketing I SAY,che lo ha organizzato, e i tre influencer – Laura Comolli, Roberto De Rosa e Nicolò Leone – hanno già dimostrato di sapere. Tanto da farlo e raccontarlo con ogni loro lavoro e viaggio finora.

Mangiare, dormire e sorridere 

Himalaya panda

Il Centro di Chengdu è un grande ambiente naturale, con tanti alberi da scalare e tanto cibo preferito: gli steli, i germogli e le foglie di bambù. Che i Panda mangiano anche per 14 ore al giorno e in qualunque posizione, con una voglia e una gioia davvero irresistibili. Nelle restanti 10 ore dormono, soprattutto tra i pasti, anche se questa specie non va mai in letargo. In quanto al carattere, è tutto molto semplice: docili e timidi, tanto da abbassare la testa e coprirsi gli occhi al primo incontro con un umano, ma terribili se avvertono un pericolo per i cuccioli, considerati intoccabili.

Agili nei movimenti, dalle arrampicate alle nuotate, sono creature “a zero stress”. Il segreto? Vista la dieta a basso contenuto calorico, evitare ogni movimento che porterebbe a un dispendio inutile di energia. Slow living e silenzio: una lezione dalla quale potremmo essere pronti a imparare.

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