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Gambero killer in Pianura Padana

Una specie di gambero killer è stato avvistato in Pianura Padana. Più precisamente, si tratta del gambero rosso della Louisiana, una specie aliena altamente invasiva.

Il gambero killer giunto in Italia per scopi alimentari

Non è un caso che venga definito gambero killer, visto che la sua presenza è in grado di mettere a rischio la sopravvivenza del gambero autoctono di fiume. L’avvistamento è avvenuto grazie al lavoro del fotografo Silvio Scandolara, che si è reso conto di come questi invertebrati si aggirassero indisturbati nel luogo dell’avvistamento.

Quello che definiamo gambero killer non è arrivato ora nelle nostre acque. Già da diversi anni è segnalata la sua presenza in Italia, e più nello specifico nella Pianura Padana. Era da un po’ di tempo, però, che non si aveva un’immagine così chiara della sua esistenza. Il gambero rosso statunitense è caratterizzato da una forte capacità distruttiva della biodiversità.

La sua imponente voracità è stata in grado, negli ultimi tempi, di eliminare la presenza di diversi animali e specie vegetali. Questo suo essere così presente apertamente è sintomo del fatto che sia sempre più invasivo. È importante sottolineare come il Procambarus clarkii sia stato inserito in Italia volontariamente per l’allevamento a scopo alimentare.

È evidente purtroppo che, come spesso accade, la questione sia sfuggita al controllo dell’essere umano. Ecco quindi che il Gambero Rosso della Louisiana, scelto per divenire un’alternativa alimentare valida, si è trasformato anche in un gambero killer, in grado di mettere a repentaglio la biodiversità di un intero ecosistema.

Popolazione autoctona decimata nei fiumi

Lo ripetiamo: il problema sta nel fatto che ha decimato i gamberi autoctoni e diverse specie vegetali. Succede spesso così quando una specie importata, di qualsiasi tipo, sfugge al controllo. Va detto che tali fughe sono spesso involontarie quando vi è uno scambio di merci, o intenzionali quando (come in questo caso) l’introduzione è a scopo alimentare.

In alcuni casi può verificarsi un’integrazione, in altri una diffusione incontrollata che minaccia l’ecosistema. Per quanto riguarda questo gambero nello specifico, è palese che sia caratterizzato da una forte capacità di adattamento. La stessa che gli ha consentito di colonizzare i piccoli corsi d’acqua della Pianura Padana, a discapito del gambero di fiume o Austropotamobius pallipes.

Una dinamica legata anche ai cambiamenti climatici e ai loro effetti, che stanno modificando gli habitat. Rendendo, come in questo caso, più facile l’insediamento delle specie aliene. In questo caso, parimenti a ciò che accade con il granchio blu fortemente utilizzato in campo alimentare, la specie aliena è diventata infestante, danneggiando in modo rilevante l’intero ecosistema di riferimento.

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