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Edoardo Stoppa, l’amico degli animali aggredito a Treviso mentre filmava cavalli maltrattati

Edoardo stoppa aggredito trevisoEdoardo Stoppa l’amico degli animali è stato aggredito insieme ai colleghi operatori, mentre documentava con un video un allevamento abusivo di cavalli. E’ accaduto a Treviso cittadina nuova ad eventi spiacevoli di questo tipo, di cui invece purtroppo l’inviato di Striscia la Notizia ha numerosi ricordi: più di una volta infatti ha subito aggressioni mentre cercava di difendere e tutelare gli animali.

Siano essi cani, gatti, cavalli, bovini, hanno bisogno di qualcuno che scenda in campo pubblicamente per denunciare storie di maltrattamenti e mancanza del rispetto delle leggi sulla tutela del benessere degli animali. Stavolta la troupe televisiva è stata presa a calci e pugni da alcuni individui che detenevano 7 cavalli ed alcune capre in condizioni deplorevoli. Purtroppo chi tratta male gli animali, spesso e volentieri è avvezzo ad usare la violenza come unico mezzo di comunicazione.

Per fortuna non sempre, anche se, siamo sicuri che Stoppa non avrebbe abbandonato comunque il suo impegno a favore degli animali: grazie a lui questo allevamento-lager è stato messo sotto sequestro dai Nas, come avvenuto anche in altri contesti. Il giornalista è impegnato nel caso di Green Hill, ha documentato la macellazione illegale di bovini ammalati, con il caso delle cosiddette “mucche a terra”, ha contribuito a liberare dei cardellini detenuti in condizioni igieniche malevoli ed ha scritto un libro “Per fortuna che ci sei”, edito da Mondadori, dedicato agli amici a quattro zampe, il cui ricavato è stato devoluto all’ENPA. E sono solo alcuni esempi dell’impegno quotidiano di Edoardo Stoppa.

Alla troupe del noto tg satirico di Canale 5, va tutta la solidarietà della redazione di Tutto Zampe, oltre che i ringraziamenti per le inchieste svolte. Una nota di merito nel caso specifico, anche ai cittadini di Treviso che hanno denunciato il caso in questione chiamando la troupe. La violenza non appartiene ad una città ma ai singoli individui, che saranno ovviamente processati.

Foto: Morkai79 Flickr

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