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Criceti in casa vanno in letargo?

I criceti che vivono in casa vanno in letargo? La risposta non è così scontata come potremmo pensare. La differenza la fanno le condizioni nelle quali il piccolo roditore viene trattato all’interno delle nostre famiglie.

Difficile che accada in cattività

In natura ovviamente il criceto, come moltissimi altri roditori e mammiferi, va in letargo per sopravvivere al freddo e alla carenza di cibo in inverno. Ovviamente all’interno di un’abitazione molto difficilmente questi animali soffriranno la fame o il freddo. Di conseguenza la possibilità che vadano in letargo è estremamente bassa. Qui la differenza sostanziale è rappresentata dalla crescita in natura o dalla crescita in cattività.

Tecnicamente il letargo è uno stato fisiologico nel quale il criceto in questo caso tenta di conservare le proprie energie in attesa che tornino tempi caratterizzati da tanto cibo e da temperature calde. Esso comporta il rallentamento del metabolismo, la riduzione dei segni vitali, uno stato di sonno profondo e la diminuzione della temperatura corporea.

Come ogni altro mammifero che va in letargo, anche al criceto per entrare in questo stato dovrà aumentare il livello della sua alimentazione. In modo tale da immagazzinare sostanze nutritive a sufficienza e grasso tali da consentire la sua sopravvivenza. Anche un luogo caldo dove riposare è uno dei fattori primari necessario per entrare in questo stato. Di solito la temperatura esterna che fa scattare il letargo è quella di 8 gradi ma va ripetuto, questo accade ai criceti che vivono in natura.

Come risvegliare i criceti

starnuto criceto

Quelli che adottiamo o compriamo difficilmente vanno in letargo, se non in casi specifici perché le cure che noi diamo loro non rendono necessario l’innesco di questo meccanismo. La sola temperatura contenuta tra i 15 e i 21 gradi delle nostre abitazioni insieme al cibo fa sì che questi animali non necessitino di entrare in letargo.

Nel raro caso in cui i nostri criceti dovessero cadere in letargo è consigliato svegliarli. Questo perché proprio per le cure che diamo loro questi animali non sono pronti a sostenere questa condizione. Ovviamente dobbiamo risvegliarli in modo graduale portandoli in un luogo dove le temperature siano calde e stabili. Accarezzandoli con dolcezza fino a che non si sveglieranno.

Una volta che si saranno risvegliati dobbiamo mettere a loro disposizione del cibo e dell’acqua fresca con un pizzico di zucchero per potergli dare la giusta dose di energia. Questo dovrebbe bastare per tornare ad avere un criceto in piena forma. Come distinguere il sonno dal letargo? Il respiro sarà molto più lento le guance più calde e il corpicino più freddo.

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