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Cani nei negozi per combattere la crisi

Amo gli AnimaliVedete il cartello in basso a sinistra? Essendo di un negozio di animali riporta “Io qui posso entrare“, però quante volte siete finiti nei negozi con cartelloni ben esposti con la foto stilizzata di un quattrozampe e un’antipatico segno color rosso che sanciva il divieto di entrare a Fido?

La crisi economica porta una ventata di cambiamenti, cresce il numero dei negozianti italiani che accettano l’ingresso di cani nei loro negozi ma fino a qualche anno fa la situazione non era per niente rosea, fare shopping con il proprio peloso era un’odissea.

Negli shop possono entrare gli amici a quattro zampe a meno che il proprietario non apponga un cartello, ben visibile all’entrata, che ne fa espresso divieto, proprio come i vecchi tempi con la differenza che oggigiorno i negozi off limits per cani e gatti stanno pian piano scomparendo, a Genova ad esempio è rarissimo trovare un negozio che non accetti il cane, addirittura in zona centro c’è un supermercato che permette ai cani di scorrazzare al guinzaglio.

Nella città di Lecce è pronta un’ordinanza che permette ai cani di entrare in tutte le attività commerciali della città (tranne in casi di particolari restrizioni). L’annuncio arriva dall’assessore all’Igiene, Sanità e Randagismo del Comune, Alfredo Pagliaro, che spiega i passi avanti verso l’accoglienza dei cani in città: «Tema per il quale stiamo cercando di fare molto e infatti stiamo già raccogliendo i primi frutti soprattutto grazie a una maggiore cultura del rispetto dell’animale da parte dei cittadini: le strade sono più pulite rispetto a prima».

Ricordiamo che Lecce è un comune all’avanguardia tanto da aver istituito un Ufficio del Garante degli Animali, un organo che si occupa di vigilare sul rispetto di cani, gatti, e altri animali da compagnia offrendo consulenza ai cittadini per problematiche.

Novi Ligure da anni organizza una sorta di protesta per consentire a chi non vuole lasciare il quadrupede incatenato al paletto e permettergli l’accesso ai negozi. Varese invece non spicca per amore verso i cani, infatti è consentito entrare con l’animale domestico per far shopping nelle boutique e qualche centro commerciale ma ne è vietato l’ingresso in bar e ristoranti in base a un’ordinanza firmata nel marzo dello scorso anno per seguire le disposizioni igieniche volute dalle Asl.

Gli stessi esercenti di Varese non amano questa ordinza: «Abbiamo già superato quota trecento – racconta Ornella Jurinovich, delegata locale di Lav Varese, riguardo la raccolta firme contro questo ordinamento – e ora dovremo ritrovarci con gli altri promotori per decidere il da farsi: sicuramente contatteremo il sindaco, con una lettera o incontrandolo direttamente, per presentargli la richiesta dei suoi cittadini. Che, evidentemente, non intendono separarsi mai dal migliore amico, neanche quando vanno a mangiare fuori casa».

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