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Aidaa: 35mila animali uccisi ogni anno per giochi erotici

Giochi erotici e abiti sexy, costituirebbero una delle principali cause di morte degli animali ogni anno. La notizia ha dell’incredibile anche perchè fornisce nuovi numeri in merito al giro che c’è intorno a questo mercato che si pensava decisamente più limitato. Quello che chiaramente fa gola a chi produce tali tipi di materiale, è la pelle di moltissime creature indifese e quindi quando si entra in un sexy shop italiano, soprattutto se si amano tanto gli amici a quattro zampe, bisognerebbe prima farsi un esame di coscienza su ciò che si sta portando alla cassa, in modo da non incrementeare ulteriormente tale triste fenomeno.

Senza contare i moltissimi utenti che vendono oggetti on line, ancora più scelti perchè si evita in tal modo l’imbarazzo di farsi vedere in giro a comprare qualcosa che ancora da noi è carico di pregiudizi. A stimare tali cifre catastrofiche, è stata l’Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente. A rischio soprattutto gli accessori usati dagli amanti del “bondage” che quasi sempre preferiscono il lattice, ma lo stesso vale per chi pratica il  sado-maso . In questo caso si usa del pellame bovino, che rappresenta circa il 75% del mercato, mentre il restante 25% è composto da giochi erotici, come le fruste sexy, manette ed altri gadget “espliciti”.

I materiali dunque sono il lattice e l’ecopelle e la pelle sia di origine bovina che di cane e gatto non confezionati in Itali, dove questo tipo di azione è severamente proibita.Il mercato del settore solo nel Belpaese frutta ogni 12 mesi oltre 20 milioni di euro, di cui oltre la metà con vendite online. Come conferma il presidente nazionale Aidaa, Lorenzo Croce: “E’ assurdo che ancora oggi si ammazzino 35mila tra bovini, cani e gatti ogni anno per realizzare giochi e abiti erotici in pelle.Certo questo mercato rappresenta una piccola parte del grande mercato del pellame animale, ma di questa specifica situazione non si parla mai, forse per pudore o forse perché non si è a conoscenza. Chiediamo a chi fa uso di questi abiti e di questi strumenti di puntare tutto sull’ecopelle; gli animali la cui pelle serve per rivestire i loro giochi vengono crudelmente ammazzati ed il loro non è un dolore cercato, come potrebbe essere per qualcuno degli utilizzatori, ma un dolore subito fino alla morte”.

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