Mestre, lascia un milione di eredità ai cani

cane paga condominio

Un milione di euro di eredità lasciata ai cani: è quanto si è appreso all’apertura del testamento di Franca Franzi, nota albergatrice di Mestre, scomparsa qualche mese fa all’età di 81 anni. La donna ha scritto chiaramente nel suo testamento di voler lasciare un milione di euro ai suoi amatissimi cani cui era molto legata. Nel corso della sua vita la donna è sempre stata molto sensibile alle attività a favore e a tutela degli animali per cui nessuno è rimasto stupito di quanto riportato nel testamento tutto sommato.

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Ma la donna non ha voluto pensare solo ai suoi amati cani, ma anche ai quattro zampe più sfortunati destinando un quarto del totale al canile di San Giuliano e al Comune di Jesolo per la costruzione di una nuova struttura.

Nel testamento chiede la soppressione del suo cane

Pastore tedesco Rex salvato oca Geraldine

#SaveBella è il nuovo hashtag che si sta diffondendo sempre più rapidamente sul social network Twitter. Ma chi è Bella? Un pastore tedesco di nove anni che la sua proprietaria, defunta, ha nominato nel suo testamento. Ma non come erede: ne chiede la soppressione per averla accanto a se nella tomba. Una storia che mette i brividi, che giunge dall’Indiana, negli Stati Uniti. Ma vediamo in concreto come si sono svolti i fatti.

testamento

Alexander McQueen lascia l’eredità ai suoi cani

Lo stilista inglese Alexander McQueen, scomparso un anno e mezzo fa e famosissimo in tutto il mondo, ha voluto lasciare 50 mila sterline, pari a circa 56mila euro dei suoi 18 milioni di eredità, ai suoi amati cani, che lo hanno seguito ed accompagnato per buona parte della sua vita. I soldi sono stati versati in un fondo fiduciario per assistere i suoi tre cani, Minter, Juice e Callum, fino alla fine dei loro giorni. Un gesto inconsueto cui ormai siamo abituati, dato che sono in molti a scegliere di destinare il proprio denaro ad un animale, fedele amico e compagno di una vita insieme.

Eredità agli animali, AIDAA: 35 miliardi di euro solo in Italia

Il giudice di di Milano, Damiano Spera, potrà anche aver sentenziato che quando perdiamo un animale non c’è alcun danno morale, ma se sempre più italiani decidono di lasciare i loro beni agli animali domestici piuttosto che a familiari ed amici, qualche legame affettivo dovrà pur essersi stabilito tra i tuttozampe e le persone. Molto stretto, direi, a giudicare dalla cifre diffuse dall’AIDAA, l’Associazione Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente, sulle eredità di cui sono potenziali beneficiari cani, gatti & co: pensate un po’, ben 35 miliardi di euro.
E diciamo potenziali, perché si tratta di stime calcolate sulla base di un sondaggio rivolto ad un campione di 3.000 famiglie italiane su un totale di 10 milioni di famiglie che detengono animali domestici.

Dai risultati si evince che il 20% degli intervistati vuole stanziare una cifra per il mantenimento degli animali dopo la dipartita o ancora dare in beneficenza denaro ad associazioni che si occupano della tutela e della difesa dei diritti degli animali.
Il 6% intende lasciare tutta o parte dell’eredità ad un tutore che si prenda cura del cane piuttosto che del gatto anche se, tra il dire ed il fare, ci sono di mezzo figli, parenti ed amici che solitamente vengono privilegiati, come è giusto che sia, al momento di farlo davvero il testamento e non di rispondere ad un semplice sondaggio.