Gatto da cucinare in uno spot, Aidaa denuncia Poste italiane (VIDEO)

Gatto da cucinare in uno spot, Aidaa denuncia Poste italiane (VIDEO)

Un gatto con tanto di decorazioni di carta che rivestono le sue zampe, così come accade ai polli non più in vita ma portati in tavola dopo esser stati cucinati arrosto, fugge dalla cucina e viene rincorso da un ragazzino con una padella in mano. Il riferimento a un’imminente cottura pare più che esplicito. Le immagini nello spot delle Poste Italiane sul servizio prestiti Banco Posta per Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, non peccano solo di mancanza di gusto; non sono solo stonate, fuori tema e per niente divertenti: sono violente e istigano a cucinare i gatti. Per questi motivi, Aidaa ha inviato una denuncia alla procura della Repubblica di Milano contro il presidente di Poste italiane.

 

Primo spot pubblicitario pensato per i cani, è della Nestlé

Spot tv cani

Spot tv cani

Non so il vostro, ma il mio cane non è minimamente interessato alla televisione, non accade come nella scena de “La Carica dei 101” dove i piccoli dalmata guardano la televisione insieme ai genitori quadrupedi. Nestlé coglie per prima una nuova frontiera, affianca al brand di pet care Beneful uno spot molto speciale ed innovativo che arriverà in anteprima sulle tv austriache e, forse, anche in Italia.

Weimaraner, le leggende degli anni Cinquanta sul cane grigio

Weimaraner bis

Abbiamo parlato ieri del Weimaraner, cane bellissimo e complicato, avvolto dalla nebbia misteriosa della Boemia e anche da quella delle leggende e dei miti che si sono sviluppati sul suo conto. Ebbene si, il Weimaraner, così come molti altri cani, si porta dietro tutta una serie di credenze e dicerie, ma la differenza sta nel fatto che per le altre razze si è trattato di legami con i culti antichi e con le religioni, di storie che parlavano del legame profondo e intenso con uomini, donne e bambini, storie arrivate fino ai nostri giorni, affascinanti e suggestive. E invece questo grande cane grigio ha dovuto subire, negli anni Cinquanta, durante la sua diffusione negli Stati Uniti, una serie di voci sul suo conto eccessive, esagerate, fasulle e ridicole, rischiando che con la popolarità si perdesse la sua magnifica purezza di razza.

Nel dopoguerra gli americani erano alla ricerca di tutta una serie di cose “super”, con una marcia in più, accellerate. Nel 1950 comparve sulla rivista “Look” l’immagine di questo sconosciuto cane tedesco, il Weimaraner, che sulla copertina veniva definito come “cane delle meraviglie”. E così all’improvviso comparvero ovunque, tutti ne volevano uno e per citare due personaggi che iniziarono a farsi accompagnare dal cagnone grigio ecco il presidente Eisenhower e Grace Kelly.