Modica, ancora animali inferociti

cani_che_mordono

Cinque cani inferociti, nello scorso week-end hanno ucciso due maiali barbaramente e, presi dalla follia del branco, sono riusciti a ferirne altri 26. Da qualche giorno, infatti, il Nucleo antirandagismo della Polizia Municipale sta lavorando per accertare motivi e “autori” del fatto, ma sembra comunque siano stati individuati. La città dove si è consumata la tragedia è, ancora una volta, Modica, in Sicilia, dove più di una episodio del genere si è verificato in questi ultimi mesi. Eventi qualche volta ritenuti anomali, di amici a quattro zampe trasformatisi in temibili nemici, per gli altri animali e pure per l’uomo. Troppi i randagi affamati forse o alcuni casi pompati dalla cronaca, ancora non tutti gli eventi sono giunti ad una definitiva conclusione e, intanto, “l’incubo cani” si ripresenta periodicamente.

Modica, rinvio a giudizio per maltrattamento di animali

modica03

I casi di maltrattamento sugli animali non accennano a fermarsi e, tra quelli mai scoperti e prolungati all’infinito e quelli che invece portano ad una giusta punizione per chi non avuto rispetto di creature indifese, le cifre continuano ad essere veramente preoccupanti e in perenne salita. Questa volta la vicenda in questione riguarda Modica, in Sicilia, dove un cinquantunenne è accusato di maltrattamento continuato ai danni di alcuni cani. Secondo quanto emerge dai rilevamenti, sembra che esercitasse abusivamente il loro allevamento e utilizzasse anche una struttura senza alcuna autorizzazione e ovviamente senza le più normali e obbligatorie norme igieniche. Intanto la Procura della Repubblica di Modica, dopo aver svolto tutti i controlli del caso, ha chiesto il rinvio a giudizio per l’autore dei fatti.

Orrore a Modica: lecito sparare sui randagi

cane

Il consiglio comunale di Modica ha recentemente approvato un ordine del giorno abbastanza singolare e certamente incivile: sparare sui cani randagi ed abbandonati, considerati pericolosi che affollano le assolate campagne della cittadina sicula è lecito. Le tre associazioni di categoria maggiormente rappresentative, Enpa, Lav e Animalisti Italiani si sono subito attivate per fermare questo inizio di mattanza che certamente potrebbe degenerare in un clima da Far West incontrollato.

Non sarebbe molto più semplice se l’amministrazione comunale imparasse a gestire i fondi ricevuti dallo stato o dalla regione per interventi di qualificazione ambientale o tutela? Costruire un canile, sterilizzare i cani randagi, attuare un piano di intervento serio e responsabile. Del resto non si può dimenticare che lo stesso articolo 544 bis del codice penale punisce l’animalicidio.

Tutto è iniziato lo scorso anno quando nella città di Modica si è consumata una tragedia: un bambino di pochi anni ucciso da un branco di cani randagi, che vagavano soli o in branco. Anche in quel caso il prefetto della cittadina sicula aveva concesso un piano sommario di abbattimento di tutti i cani in circolazione, ma dopo che il ministro Maroni era intervenuto dichiarando illegittimo tale abbattimento non se ne era più fatto nulla.