Cani drogati di marijuna, allarme in Canada

Cani drogati di marijuna, allarme in Canada

Cani, ma anche gatti, sempre più ‘drogati’ di marijuna. A lanciare l’allarme dal Quebec, Canada, è stato un veterinario, Dan Cartwright, nel corso di un programma di un emittente locale, denunciando che sempre più spesso vede arrivare in clinica, cani sconvolti che in alcuni casi non riescono neanche a reggersi sulle zampe e devono essere sottoposti a lavanda gastrica. A intossicare i nostri amici a quattro zampe è il fumo inalato, perché i loro proprietari fanno uso terapeutico di droga, oppure quantitativi di cibo che ne contengono.

 

cane con sonnolenza

Bubba il cane tossicodipendente

Bubba è un cane tossicodipendente, finito in un rehab per curare questo suo stato di dipendenza. Si, avete letto bene. Questa sua condizione è stata causata  dall’incuria e dalla poca attenzione del proprietario nei confronti del suo amico a quattro zampe. Ecco la storia di questo cagnolino sfortunato.

cane tossicodipendente

Perquisizione per droga anche per il cane di casa

droga

Una foto che in questi giorni sta facendo il giro del mondo arriva direttamente dal Brasile: una famiglia intera è stata perquisita nel corso di una retata, finalizzata alla scoperta di traffici legati al mondo dello spaccio di droga. Tutti i componenti della famiglia sono stati fatti stendere a terra, pancia in basso, per procedere alle operazioni di perquisizione. E il cane cosa fa?

droga

La curiosa storia del pitone che controllava la droga

No, non è una favola: del resto non fa sognare e immaginare storie mitiche e leggendarie. E’ la cruda realtà di come l’uomo, quotidianamente, trovi il modo di sfruttare creature seppure pericolose ma pur sempre indifese, per i propri indegni scopi. Questa volta più che un amico a quattro zampe, protagonista del racconto, purtroppo verissimo, è un pitone albino che piuttosto che strisciare nei terreni all’aria aperta, alla ricerca di una preda, era costretto a fare da guardiano alla droga. Originario della Guinea, il rettile, non si trovava neppure a suo agio con le nostre temperature, ma era cosretto a soffrire, anche perchè i suoi proprietari, dato il grande valore economico, non l’avrebbero mai lasciato scappare.